In genere succede che quando leggi un libro che ti piace tanto per il successivo è vita grama: difficile che il nuovo mantenga lo standard del precedente. Pertanto mi è sembrato strano e anche un po' miracoloso leggere due romanzi italiani di seguito e provare lo stesso entusiasmo. Di "Esche vive" vi ho riferito settimana scorsa. Oggi non posso fare a meno di parlarvi di "Le parole che cambiano tutto", primo romanzo di Susanna Bissoli, edito da Terre di mezzo.
Devo fare una premessa: di Susanna ho già parlato bene, più volte. Sulla copertina di questo libro è anche riportata la citazione da una mia recensione nella quale già la definivo "bravissima". Tuttavia fino a oggi la conoscevo come autrice di racconti. Ne avevo letti diversi, tra editi ed inediti, e mi avevano rivelato il suo talento, una capacità particolare di tratteggiare situazioni, anche difficili e dolorose, con una delicata leggerezza, con un linguaggio quotidiano, confidenziale. Nei suoi racconti la Bissoli ha la capacità di far sembrare le cose molto vere, quasi le avesse vissute tutte di persona. Caratteristiche che la rendevano appunto un'ottima narratrice di storie brevi, ma che ignoravo quali risultati avrebbero potuto ottenere sulla lunga durata.
Il primo romanzo conferma invece le sue qualità. E' una vicenda familiare, una sottile trama di rapporti interpersonali. Arianna, la protagonista, da due anni abitante in Grecia, torna a vivere in Veneto nella casa di famiglia dopo la morte della madre. Si trova a che fare con un padre taciturno e perso dietro misteriosi impegni, che assomigliano più a pretesti per stare fuori casa che reali incombenze, e un fratello gay che per ragioni non svelate ha troncato i rapporti con lui. Arianna comincia a intuire che c'è qualcosa sotto, un segreto che deve essere indagato. L'improvvisa partenza del padre per una vacanza le offre l'occasione giusta: decide di raggiungerlo per affrontare la questione. Anche lei, del resto, ha un piccolo segreto da rivelargli.
Susanna Bissoli riesce ad ancorare le complesse dinamiche che regolano i rapporti familiari alle contingenze di ogni giorno: il vicino che passa a salutare, i piselli da sbucciare, l'albero in giardino da potare. Tutto, dal linguaggio, all'ambientazione, ai sentimenti indagati, suona profondamente semplice e autentico.
Anche se la trama ruota attorno a segreti taciuti a lungo, il libro non procede a colpi di scena, a rivelazioni ad effetto. Le cose accadono col loro ritmo naturale, certe vengono dette al momento giusto, certe hanno bisogno di tempo. E ci si deve comunque sforzare di capire e accettarle, anche se rivoluzionano la vita che abbiamo condotto fino a quel momento. La stessa semplicità del titolo è eloquente: "Le parole che cambiano tutto".
Un libro che si fa leggere d'un fiato e che per molti, in particolare per il pubblico femminile, potrebbe rivelarsi una piccola scoperta.
Ieri ho letto Le parole che cambiano tutto, mi è piaciuto molto e ora, oltre a ringraziare Susanna Bissoli, vorrei ringraziarti per avermi incuriosito.
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