Ecco qualche libro che vi consiglio di portarvi in vacanza. Non sono necessariamente novità editoriali, ma tutte uscite recenti.
Julia Otsuka - Venivamo tutte per mare
(traduzione di Silvia Pareschi) Bollati Boringhieri, 13 euro
Esistono rari casi in letteratura nei quali la forma travalica il contenuto: questo è uno di questi. Si tratta di un libro scritto alla prima persona plurale. Protagonista della storia non è una persona, ma una comunità intera. Un gruppo di donne giapponesi sposate per procura negli anni ’40 ed emigrate negli Stati Uniti per congiungersi ai propri, sconosciuti mariti. Il lettore non conoscerà mai nel dettaglio la vicenda di ciascuna di loro, ne sentirà solo la testimonianza collettiva. Qualcuna sarà felice, qualcuna disperata, qualcuna riuscirà a cavarsela nonostante tutto, qualcuna sopperirà. Faranno figli, apriranno negozi, esporteranno la loro cucina, la loro cultura, si integreranno nel paese che le ospita e daranno vita a nuove generazioni di americani.
Stranamente titolo italiano, malgrado del tutto arbitrario rispetto all’originale “The Buddah in the attic” (Il Budda in solaio), rende ancora meglio il suo contenuto.
Una lettura diversa da ogni altra. Un libro intenso, bellissimo, da sorbire a piccole dosi.
Giuseppe Rizzo - Piccola guerra lampo per radere al suolo la Sicilia
Feltrinelli, 14 euro
Già il titolo è notevole. L’attacco del libro è ancora meglio: “La Sicilia non esiste. Io lo so perché ci sono nato”.
Giuseppe Rizzo, autore al suo secondo romanzo, ci regala una storia che sembra volere andare contro ogni pregiudizio riguardante la Sicilia e coloro che li tramandano (Tomasi di Lampedusa e Andrea Camilleri compresi). Storia di un gruppetto di esuli sparsi per il mondo (chi a Roma, chi a Bologna, chi a Berlino) che torna al paese natio e che non riesce più a sopportare le angherie e le ingiustizie che regolano la vita locale, al punto da improvvisarsi sabotatori e combinare disastri pubblici. Commedia sgangherata, divertente e politica al tempo stesso, per raccontare un’isola che forse è diversa da come ci viene sempre presentata.
Lidia Yuknavich - Dora
(traduzione di Costanza Prinetti) Indiana editore, 17,50 euro
Chiunque si sia interessato di psicologia sa che l’intero impianto originale della psicanalisi fondato da Freud si basa su una serie di sette casi clinici. Uno dei più celebri è il caso di isteria di una paziente chiamata Dora, l’unico fra i sette a essere rimasto irrisolto.
La scrittrice Lidia Yuknavich ha scelto di compiere un’azzardata operazione letteraria, riscrivendo il caso di Dora e ambientandolo nella Seattle dei giorni nostri. Ecco che Dora diventa un’artista minorenne dalla sessualità vivace, membro di una famiglia disfunzionale e in cura, suo malgrado, presso lo psicanalista Sig. (abbreviativo affettuoso per Sigmund). L’impianto freudiano viene immerso dunque in un bagno di contemporaneità, mentre Dora deve destreggiarsi fra inseguimenti di presunti maniaci, richieste di partecipazione a reality show, ricatti eseguiti grazie a riprese rubate col cellulare, mostre di arte contemporanea organizzate all’aperto come flash-mob, rapimenti in ospedali psichiatrici e una transessuale ruandese dalla lingua tagliente come unico modello positivo di riferimento.
Chuck Palahniuk si è innamorato di questo romanzo tanto da volerne firmare la prefazione (e poteva essere altrimenti?).
Leggerlo è come un giro sulle montagne russe, a volte spaventoso, a volte esilarante.
Andrew Sean Greer - Storia di un matrimonio
(traduzione di G. Oneto) Adelphi, 10 euro
Se vi piace la scrittura di Peter Cameron, allora vi piace anche questo libro. Uscito nel 2011 e ristampato da poco in edizione economica, è la storia di una relazione tesa e complessa fra un uomo e una donna nella San Francisco negli anni ’50. Pregiudizi sociali, segreti inconfessati e i traumi dovuti alla guerra appena terminata gravano sulla coppia e sulla loro ricerca di felicità. Una prosa delicata e scorrevole come quella di Cameron, ma con una trama dai risvolti inaspettati. Raramente sono rimasto a bocca aperta nella lettura di un libro come mi è accaduto per il colpo di scena (psicologico) al termine della prima parte di questo romanzo.
Ben Fountain - E’ il tuo giorno, Billy Lynn!
(traduzione di Martina Testa) - minimum fax, 17 euro
Cosa prova un giovane eroe di guerra? Come ci si sente a essere catapultati dalle battaglie nell’Afghanistan polveroso a un tour celebrativo degli Stati Uniti alla stregua di una rockstar? Ben Fountain ha scritto un libro notevole sullo scontro in Iraq identificando come protagonista un soldato scelto texano ventenne. Billy Lynn e i suoi compagni, la squadra Bravo, dopo essere usciti coraggiosamente vincitori da un agguato nemico vengono riportati negli USA per un viaggio premio che comprende interviste televisive, un incontro alla casa bianca e una partita di baseball allo stadio dei Dallas Cowboys, dove saranno protagonisti dello show d’intervallo insieme a Beyoncé e le Destiny’s child.
E’ un viaggio da una realtà sovraesposta a un’altra: se la guerra, con la sua violenza insensata e i sacrifici sovrumani che comporta, è una follia, anche l’essere venerati come eroi, le foto e gli abbracci col pubblico, i discorsi dal palco, gli incontri privati coi Dallas Cowboys, i contratti con Hollywood per un possibile film, sono vissuti da Lynn con la stessa, perplessa, incredulità. E nella frenesia del momento, i suoi piccoli e prosaici desideri (concedersi una birra, sperare in un bacio da una delle cheerleader) sembrano piuttosto la testimonianza della sua reale - e miracolosamente ancora incontaminata - umanità.
Sia David Eggers che Nick Hornby l’anno definito il romanzo più bello dell’anno.
Etgar Keret - All’improvviso bussano alla porta
(traduzione di Alessandra Shomroni) Feltrinelli, 15 euro
L’israeliano Etgar Keret è universalmente riconosciuto come uno dei più geniali autori di racconti brevi. In effetti è impossibile leggere una qualsiasi delle raccolte che ha pubblicato e non rimanere stupiti per la sua straordinaria inventiva e la grande varietà di tematiche. Per chi ancora non lo conoscesse il suo ultimo libro, pubblicato quest’anno da Feltrinelli, rappresenta un ottimo primo approccio. Il lettore neofita ha già un perfetto assaggio delle sue strabilianti doti narrative a cominciare dal racconto che dà il titolo alla raccolta, “All’improvviso bussano alla porta”, che narra di uno scrittore costretto a inventare storie sotto la minaccia delle armi di un gruppo di malviventi che gli ha invaso casa. Un gioco di scatole cinesi magistrale.
BASTARDE SENZA GLORIA
(a cura di Francesca Genti) Edizioni Sartoria Utopia, 20 euro
Concludo con un libro super-indipendente, realizzato in maniera artigianale, con le cuciture fatte a mano. Le edizioni Sartoria Utopia sono fondate dalle poetesse Manuela Dago e Francesca Genti, che da un paio d’anni producono libri-oggetto di preziosa fattura.
Questo “Bastarde senza gloria” è forse il loro progetto più ambizioso: una raccolta di poesie di giovani autrici ironiche, arrabbiate, scatenate (come il riferimento tarantiniano del titolo ben suggerisce). Le poesie hanno titoli eloquenti come “Odiare trenitalia”, “La povera stronza”, “Invettiva contro la depilazione”, “Il giorno che mi ero stufata”. Niente a che vedere insomma con l’idea stereotipata e polverosa che in genere si ha sulla poesia. Questi sono testi rock sulfurei e sorprendenti.
Eccone un breve estratto:
“E’ quasi ora di tornare a casa.
Guido placida, ascolto Brian Eno,
mi sorprende la bellezza quasi magica
della luna che si specchia nel Ticino”
Le autrici sono: Gemma Gaetani, Alessandra Racca, Alessandra Carnaroli, Anna Lamberti-Bocconi, Valentina Diana, Silvia Salvagnini, Manuela Dago, Francesca Genti e Chiara Daino.
Il volume si può acquistare tramite il sito o presso uno dei tanti reading che le “Bastarde senza gloria” stanno portando in giro per la penisola.
Grazie! In libreria ho sempre corteggiato il libro di Greer.. Questa è la volta buona che lo leggo.
RispondiEliminaGrazie per i consigli, anche se quest'anno porto in ferie i libri comprati e mai letti, e un paio trovati nelle librerie degli amici.
RispondiEliminaSicuramente una svista: manca un'acca nell'ultima frase della recensione del libro di Fountain.
Di Julie Otsuka ho letto "Quando l'imperatore era un dio" .. si è presa qualche critica di eccesso lirico, ma per me è quasi perfetto. Un'altra storia di identità individuali e collettive, questa volta leggiamo di mogli e famiglie integrate, diventate americane, eppure di sangue giapponese e dunque nemiche e deportate, per la loro identità ormai sepolta, con la quale ci parleranno dei propri anni di spoliazione e dolore. Qui non usa la prima persona plurale, ma più semplicemente sfuma i contorni biografici, e lavora molto sull'identità culturale.
RispondiEliminaLeggerò questo "Venivamo tutte per mare" che tu consigli, per il tema e per come parli della forma, ed anche Andrew Sean Greer, ma adesso piano piano approfondisco tutti gli altri.
Grazie e mille, è sempre un piacere leggerti.
Aspettavo i tuoi consigli sulle letture per l'estate ... Grazie Matteo :)
RispondiEliminaOttimi consigli, grazie
RispondiEliminaNice postt
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