mercoledì 31 dicembre 2014

“COME LEGGONO GLI SCRITTORI” (12) - GIANNI FARINETTI


L'ultimo romanzo di Gianni Farinetti è "Rebus di mezza estate" (Marsilio).

1 - Tutti soffrono del “blocco dello scrittore” prima o poi, ma ti è mai capitato il “blocco del lettore”? Se accade come ti comporti? Ti “abbassi” leggere qualcosa di più “leggero” o non leggi affatto?
Mai successo e credo mai mi capiterà. La lettura salva la vita come,   blocco della scrittura a parte, la scrittura.

2 - Che genere leggi di più (narrativa, saggistica, poesia)? Di solito leggi libri del genere che tu stesso scrivi? In cosa è differente la tua esperienza di lettura quando leggi qualcosa al di fuori del genere che scrivi?
 Molta narrativa, ma non solo. Sono ingordo di guide, libri di viaggio, atlanti. Mi piacciono molto le vecchie guide di luoghi che conosco o che non conosco affatto figurandomi città e paesaggi. Mi piacciono soprattutto luoghi e storie minori. E sono pignolo, se scrivo di un luogo devo averlo visitato e conosciuto con una certa profondità.

3 - Dove leggi di solito? A letto? In treno?
Niente è più piacevole e intimo del leggere a letto a notte alta con la casa silenziosa intorno. In treno o in aereo sono troppo distratto dalle facce e dalle voci. Scrivere significa avere occhi e orecchio.

4 - Leggi mai per “piacere proibito”?
Liala? Ma certo. Ho un problema però con l'erotismo: pochissimi autori al mondo sanno scrivere di erotismo, più che altro è spazzatura che però, a volte, fa morir dal ridere.

5 - Leggi narrativa per ragazzi (Young Adult)? Leggi narrativa di genere?
Trovo mortale la narrativa per ragazzi. Leggo però molti "gialli", mi pare che gli americani siano più onesti di noi. Noi si va avanti a stereotipi: il killer, il poliziotto che fuma in continuazione, piove sempre..

6 - Tendi a leggere libri più brevi o lunghi?
La lunghezza naturalmente non conta, conta la densità, ma capisco perché l'editoria tende a sfornare libroni: il pubblico, quando è contento, è contento di aver speso tot per tante pagine. E poi va detto, quando t'imbatti in un bel librone spesso che ti tiene compagnia per giorni e giorni hai trovato un lieto compagno.

7 - Quando finisci un libro quanto aspetti prima di cominciarne un altro?
Lo spazio di una sigaretta.

8 - Leggi più libri contemporaneamente?
Lo facevo quando ero più giovane, ora meno. La letteratura, quella vera, merita dedizione da parte del lettore.

9 - Leggi con una matita in mano (cioè, prendi appunti a margine delle pagine o da qualche parte)? È importante se lo stai leggendo per recensirlo?
Post.-it e cartoline. Che poi ritrovi quando rileggi. Una cosa che faccio talvolta - ma non bisogna abusarne, diciamo un paio di volte all'anno - è pensare a una domanda, poi aprire un libro a caso. Nella riga dove l'occhio cade c'è la risposta. Meglio dei tarocchi.

10 - Se scrivi recensioni/sei un critico leggi il volume più volte prima di sottoporre la recensione? Cominci a scriverla prima di aver finito il libro?
Non recensisco quasi mai, ma di certo preferisco farlo di un libro che mi è piaciuto. Un po' pericoloso lasciarsi andare a quel certo livore per un testo altrui, se non chiacchierando tra amic

11 - Come decidi cosa leggere dopo? Tieni conto del fattore diversità quando scegli che libro leggere? (es. cerchi di non leggere solo libri scritti da maschi bianchi?)
Una volta un tizio mi ha detto che non leggeva mai le scrittrici. Curioso.   Mi piace leggere - e rileggere - gli autori amati. Quest'anno ho riletto tutta l'opera di Natalia Ginzburg. Ecco, sapere scrivere con quella lievità

12 - Quanto è importante per te leggere i libri che sembra che tutti stiano leggendo (il primo in classifica, il vincitore dell’ultimo premio, ecc.)? Leggi libri recenti o più spesso libri vecchi?
Sono disordinato e piuttosto orso. Seguo altre strade. E rileggo molto.

13 - Cosa stai leggendo in questo momento? Qual è il tuo libro preferito fra quelli che hai letto ultimamente?

Sto leggendo cose di cinema. Vecchie sceneggiature, storie di com'eravamo nei beati anni in cui il cinema italiano era tra i più importanti e vitali del mondo. Domandandomi - e non per la prima volta - come mai siamo finiti così. In estate ho riletto "La casa della vita" di Mario Praz, be', non proprio una novità.

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