lunedì 21 settembre 2015

LA PAROLA AI LIBRAI: 3 - AMEDEO BRUCCOLERI (AGRIGENTO)



Cosa ti ha spinto ad aprire una libreria?
La mia grande passione per i libri e per sfidare la mia città. Quando ho aperto la libreria, 11 anni fa, c'erano solo due cartolibrerie.

Come pensi sia cambiato il lavoro del libraio negli ultimi 10 anni?
Tantissimo, le nuove tecnologie (e-book, e-commerce, etc) hanno trasformato quasi radicalmente il rapporto quotidiano con i libri. Se oggi, un libraio non si informa di continuo, rimane tagliato fuori. Devi operare una necessaria selezione di titoli, per evitare che la tua libreria diventi un magazzino di carta.

So che è impossibile, ma se dovessi identificare un tuo cliente standard più o meno come lo descriveresti?
Selettivo, molto colto, ben informato

Qual è la soddisfazione maggiore che ti da il tuo lavoro?Veder ritornare i clienti soddisfatti e felici per aver seguito un tuo consiglio

Cos’è che ti fa davvero cascare le braccia?
L'ignoranza del lettore medio italiano. Ti chiede solo i libri che vede presentare da Fabio Fazio. E l'attuale gestione delle case editrici maggiori, che si concentrano solo sui numeri. 

La cosa più assurda che ti ha chiesto un cliente?
Se poteva portare un libro a casa (chiaramente senza pagarlo) per riportarlo un paio di giorni dopo. Un'altra mi ha chiesto di cambiarle un libro regalatole un anno prima  acquistato in una libreria di Como

Il ricordo più bello della tua esperienza da libraio?
Un bambino di 4 anni, che dopo essere andato via dopo un laboratorio di lettura, è risalito per le scale e ritornato per darmi un bacio e ringraziarmi per il suo pomeriggio. Era felice, per l'iniziativa, almeno quanto lo ero io per la sua sensibilità.

Pensi che la presenza della tua libreria apporti un miglioramento al tuo quartiere/ alla tua città? Perché?
Perché sono da sempre a favore  della diffusione e la libera circolazione della cultura. Non per la sua conservazione. Una libreria diventa il motore portante di questo meccanismo. 


Cosa può dare in più una libreria indipendente che i negozi delle grandi catene non possono dare?
Sull'argomento, potrei scrivere un libro. Evito qualsiasi risposta per evitare di far scoppiare il solito casino inutile sulle differenze fra libraio indipendente e libreria di catena.
   
Ti capita di contribuire, nel tuo piccolo, al successo di qualche libro?
Spesso. Io consiglio quasi sempre libri di piccole case editrici, indipendenti, che leggo con grande attenzione. Non acquisto più best seller da anni

Cosa ti spinge ad andare avanti in questa attività?
Una specie di autolesionismo masochista che mi fa pensare, ancora oggi, che la lettura
di un buon libro possa contribuire a far pensare e riflettere l'uomo. A cambiare la sua vita in meglio

Libreria Capalunga
Parco Letterario “Cerchio Nel Caos”
Contrada Caos

Agrigento

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