Una volta ero in treno e stavo andando a Roma. Era tardo pomeriggio, d'inverno, fuori c'era già scuro. All'altezza di Parma è salito un gruppo di siciliani. Tutti uomini, una quindicina. Erano operai che lavoravano insieme e stavano tornando a casa. A Bologna sono salite sul nostro vagone quattro donne di colore, truccate, con gonne corte e giubbini dai colori sgargianti. Evidentemente prostitute nigeriane. Al loro arrivo due siciliani seduti davanti a me si sono dati di gomito. Uno ha detto all'altro: - Sono arrivate le arrizzafuscelli -.
HAHHAHAHAHAH, questa la riclico, fantastico il dialetto siciliano...
RispondiEliminaFino a tre anni fa, mio padre lavorava in una fabbrica che ufficialmente fallì a causa della crisi economica (era, in realtà, solo la scusa per spostarsi altrove). In quella fabbrica, la segretaria era una ragazza giovane ed avvenente ed i masculi operai sai come chiamavano il suo fondoschiena? Un PORTAMERDA. Superfluo ogni commento.
RispondiEliminaMi scuso per l'intrusione,
Giancarlo
a grosio, valtellina, per apostrofare una di facili costumi si dice che quando apre bocca fa corrente d'aria.....
RispondiEliminaci sarebbe da star qui tutta la giornata per elencare nomiglioli dati alle prostitute
RispondiEliminaBella questa! ma era una barzelletta??!! o ti è successo davvero?
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