domenica 30 giugno 2013

SPIARE CON MIRANDA


Lo so che mettere un post la domenica pomeriggio d’estate è come buttarlo via, ma che ci posso fare se ho appena scoperto una cosa interessante e la scadenza è oggi?
Miranda July è un’artista multimediale che le ha un po’ tutte, pure troppo. Ha diretto interpretato e diretto film e cortometraggi notevoli (ricordate il delizioso “You and me and everyone we know”?), ha inciso dei dischi di rock indipendente, ha scritto un ottimo libro di racconti (“Tu più di chiunque altro”, Feltrinelli), ha esposto opere in musei e luoghi pubblici, ha concepito svariati progetti artistici in collaborazione con pubblico e lettori (il più noto è “Learning to love you more”). 
La sua nuova opera, intitolata “We think alone” e commissionata dal museo svedese Magasin 3, è un interessante lavoro che interseca l’arte, l’analisi del fenomeno della celebrità, l’uso dei mezzi telematici e il puro e semplice voyeurismo. Miranda ha chiesto a una serie di famosi artisti e personaggi pubblici di condividere alcune delle loro email private. In seguito le ha raccolte per aree tematiche e con scadenze regolari le invierà a tutti coloro che si iscriveranno alla mailing list di “We think alone”. Gli iscritti potranno gettare uno sguardo nella vicende private e nei pensieri dei vip, infrangendo il muro di privacy che di solito li circonda.
Le celebrità selezionate sono le attrici Kirsten Dunst e Lena Dunham (quella di “Girls”), gli scrittori Etgar Keret e Sheila Heti, le stiliste Kate e Laura Mulleavy (del marchio Rodarte), la fotografa Chaterine Opie, il fisico Lee Smolin, l’artista concettuale Danh Vo e il campione di basket Kareem Abdul-Jabbar. 
L’invio delle mail comincerà domani 1 luglio (anche se le iscrizioni continueranno a essere aperte). 
Qui potete inserire il vostro nome sulla lista e qui leggere un’intervista nella quale la July spiega nei dettagli il suo intrigante progetto. 
(Ma certo che mi sono iscritto, che domande). 



venerdì 28 giugno 2013

DIALOGO FRA SCRITTORI

- Cos'hai fatto stamattina? -
- Ho scritto -
- Ah, bravo, sei produttivo -
- Insomma. Una mattina intera e avrò scritto sì e no due pagine -
- Ma due pagine è tanto! -


lunedì 10 giugno 2013

PAROLE SENZA CONFINI


Words without borders” è una lodevole rivista di letteratura on line che pubblica ogni mese racconti e saggi di scrittori provenienti da tutto il mondo, traducendoli in inglese e rendendoli disponibili a tutti i lettori anglofoni (e dunque, di fatto, a mezzo mondo). Navigare nel suo ampio archivio può dare le vertigini, per la quantità di materiale interessante che vi si può trovare. Ogni numero è monotematico, può essere dedicato a una nazione o a un tema sociale. Fra i più recenti possiamo citare uno speciale sui grandi scrittori spagnoli ancora non tradotti in inglese, una raccolta di testimonianze da Haiti, una selezione delle migliori graphic novels mondiali, un approfondimento sull’Iraq di oggi. 
Questa settimana è stato rilasciato il nuovo numero: rispettando una tradizione che ormai prosegue da quattro anni, si tratta dell’annuale special sulla tematica GLBT, una raccolta di articoli internazionali che fotografano la realtà gay, lesbica e trans in diverse parti del pianeta. Tra i vari contenuti (che comprendono saggi, racconti e memoir) possiamo citare: la testimonianza del poeta russo Dmitri Kuzmin sull’importanza di dichiarare la propria sessualità in un luogo come la Russia, dove l’opposizione contro i movimenti gay è ancora fortissima; un estratto dal romanzo “The Amman bride” dello scrittore giordano Fadi Zaghmout, che racconta dei raid della polizia egiziana nei locali frequentati da giovani gay; il racconto “Letters without envelopes” della scrittrice Suzana Tranick, su una giovane donna dalmata che teme (ironicamente) di essere “l’unica lesbica dell’intera Yugoslavia”. Il numero comprende anche testi di autori austriaci, cubani, svedesi, cinesi, francesi. 
Trovate qui l’introduzione al numero e tutti i link ai contributi presenti.



giovedì 6 giugno 2013

FERMATE INCONTROLLABILI


Sono reduce da un lungo tratto in metropolitana. Seduta accanto a me per tutto il tempo ho avuto una donna sui 35 anni, non bella ma estremamente curata, truccata e vestita come se dovesse andare a un appuntamento galante e non al lavoro (erano le nove e mezza di mattina). Quando mi sono accomodato a suo fianco era già impegnata in una conversazione al cellulare. Per il resto del viaggio non ha fatto altro che chiamate: appena terminava una telefonata ne iniziava un’altra (tra i vari interlocutori ho capito esserci state la madre e una sorella). Essendo a pochi centimetri da lei non potevo far altro che ascoltare i suoi discorsi, anche se parlava con un tono di voce regolare, non urlato come spesso accade di sentire sui mezzi pubblici. 
La cosa curiosa in tutto questo era che la donna annunciava a chi stava all’altro capo del telefono le fermate in cui si trovava. (“Palestro!”, “San Babila!”, “Duomo!”). La prima volta ho immaginato che rispondesse alla domanda del suo interlocutore (“Muoviti sei in ritardo! Dove ti trovi adesso?”). Poi, quando ha continuato a farlo nelle chiamate successive, ho capito che non c’era alcuna richiesta. Lo faceva e basta, come un tic linguistico, l’impulso incontrollabile di condividere il suo percorso.
Mi sono chiesto se si tratti di una qualche forma di patologia del tutto contemporanea: l’ossessione della tracciabilità, di essere raggiungibili ovunque, di far sapere ogni proprio piccolo spostamento. Una conseguenza alla troppa esposizione ai social network?  Il terrore di sparire durante il percorso? Boh.
Comunque ho pensato che sarebbe una caratteristica pazzesca per un personaggio. Dovrei infilarlo in un racconto o in un prossimo romanzo. Non serve neppure che me lo inventi: l’ho appena incontrato. 



mercoledì 29 maggio 2013

TESORI IN RETE


Da diverse settimane non aggiornavo il blog. Per farmi perdonare, vi segnalo una serie di link interessanti che ho scovato in Rete ultimamente. A testimonianza del fatto che non sono stato del tutto inattivo. 

La rivista letteraria “Cadillac” ha cambiato faccia. A partire dal numero 5, rilasciato da qualche settimana, si presenta con una nuova veste grafica, nuove rubriche e nuove importanti collaborazioni, come quelle con la rivista inglese “Five dials” e le americane “McSweeney’s” e “n+1”. In pratica, accanto ai racconti di autori italiani esordienti, pubblicherà traduzioni esclusive di testi tratti dalle prestigiose colleghe straniere. Un gran bel risultato per una pubblicazione così giovane. Fra i racconti di questo numero vi suggerisco in particolare “Arboricoltore” dell’irlandese Eimear Ryan, un piccolo gioiello, a mio avviso. Scaricate il nuovo numero qui.

Da un paio d’anni Peter Cameron tiene un blog, ma in segreto. In questi giorni ha deciso finalmente di renderlo pubblico e così siamo venuti a scoprire l’esistenza di questo “Extreme legibility”, blog dal taglio curioso e del tutto personale, nel quale fa l’elenco di tutti i libri che legge “prima di dimenticarsene” (come recita il sottotitolo). Brevi recensioni d’autore, accompagnate talvolta anche da informazioni tecniche (dove ha trovato il volume, in quale edizione, se conosce l’autore...). E’ come sbirciare nel mondo di uno scrittore attraverso le sue letture. Un’idea che sarebbe bello se altri scrittori decidessero di seguire. 

A chi non è mai capitato di acquistare un libro usato e trovarci dentro un ricordo involontario del proprietario precedente? Fotografie, cartoline, foglietti di appunti, biglietti di treni, aerei e tram, quasi sempre utilizzati come segnalibro e dimenticati a fine lettura. Il sito letterario italiano Archivio Caltari dedica da tempo una rubrica intitolata “Libri usati con qualcosa dentro”. È bellissima, andateci a curiosare. [Anch’io ho fatto un ritrovamento simile una volta, ne ho parlato qui]

La migliore risorsa in rete per chi è interessato alla letteratura omosessuale americana (o per meglio dire, GLBT) è il blog “Band of Thebes”. Aggiornato quasi quotidianamente, il blog offre recensioni di qualunque romanzo pubblicato sul tema, annuncia premi e riconoscimenti legati al settore, celebra anniversari di scrittori, offre anticipazioni sui libri in uscita. Si sta via, via costituendo come una preziosa enciclopedia on line, accuratissima e in costante ampliamento. Imprescindibile per chi si occupa di queste tematiche. 

Nutro da tempo una specie di feticismo per la corrispondenza postale e non potevo non apprezzare i contenuti di “Letters of note”, altro blog americano, che riporta riproduzioni autografe di missive di personaggi celebri, ma anche scambi di lettere fra una bibliotecaria e una casa di produzione cinematografica, una dedica privata di Norman Mailer a Ernest Hemingway, la trascrizione delle lamentele che il pittore H.R. Giger scrisse alla 2oth Century Fox in merito al film “Alien 4”, una lettera dell’attore Sidney Poitier al presidente Roosvelt... Insomma: lettere notevoli, come giustamente il titolo promette. 

Lo scrittore e giornalista Alberto Forni, già fondatore dello spettacolare blog “Fascetta nera”, ha da poco dato vita a un sito interamente centrato sull’autopubblicazione digitale, che include interviste, saggi, traduzioni di articoli stranieri e numerose indicazioni pratiche per chi ha un libro nel cassetto e intende esordire sulla rete. Si chiama semplicemente “Il tuo ebook” ed è davvero molto utile. 

In cosa si differenzia una casa editrice dedicata ai libri d’arte rispetto a una classica di narrativa? Lo spiega bene l’intervista che il blog della rivista “The believer” ha fatto all’editrice indipendente Lisa Pearson di Siglio Press, che fornisce anche consigli a chi vuole cimentarsi nello stesso campo.



martedì 28 maggio 2013

'tina biricchina


Ci sono stati un po’ di problemi tecnici sull’ultimo numero di ‘tina. Prima un racconto di Roberto Pusiol era misteriosamente sparito dalla versione on line (presto corretta e sostituita), poi un file corrotto ha più volte impedito l’impaginazione esatta del racconto di Eleonora C. Caruso (un inconveniente segnalato da più lettori e che per ben due volte è stato sistemato, ma continuava a presentare problemi). Dopo una completa rimpaginazione (grazie al nostro art-director Riccardo Barbazza per lo sbattimento!) oggi ‘tina 28 è di nuovo on line e in versione definitiva. Finalmente. Riscaricate fiduciosi qui


martedì 23 aprile 2013

‘tina 2013


Rieccoci: ‘tina, la rivistina di narrativa più pigra d’Italia, ma anche una delle più longeve (siamo al... diciottesimo anno, fa impressione!), torna sul web con un numero nuovo e ricco di contenuti spettacolari. Stavolta tiriamo fuori l’artiglieria: un racconto comico da lacrime agli occhi, tre testi brevi di un arzillo settantaduenne, un inedito di un vincitore del premio Calvino, una nuova storia di una esordiente-rivelazione degli ultimi mesi e un capitolo inedito (e altresì erotico) di un candidato al premio Strega di quest’anno. Come sempre, tutto gratis, da scaricare subito qui. Ta-taaam!