mercoledì 8 giugno 2011

INTERVISTE CHE NON MI HANNO FATTO, n. 3 (D)

Dopo due puntate con ispirazione straniera, ho preso in prestito un format italiano. L'intervista mai fatta di oggi riprende infatti la rubrica di D La Repubblica delle donne intitolata "D lo chiede a...". Così se mai dovesse succedere che decidessero in futuro di intervistarmi, io ce l'ho già pronta.

D LO CHIEDE A... Matteo B. Bianchi

A 13 anni cosa voleva fare?

Il regista o lo scrittore.

Ha il potere assoluto per un giorno: la prima cosa che fa?

Elimino fisicamente Silvio Berlusconi dalla terra.

Se la sua vita fosse un film chi sarebbe il regista?

In questo momento vorrei che fosse Xavier Dolan, un ragazzino canadese che fa dei film pazzeschi.

All'inferno la obbligano a ascoltare sempre una canzone: quale?

Nel senso che deve essere una tortura? Allora una di Giorgia. Una qualsiasi.

Cos'ha imparato dall'amore?

Che esiste.

Nel migliore dei mondi possibili dovrebbe essere abolita la parola?

Intolleranza.

Oggi cos'è un tabù?

Una forma di pudore.

Una cosa che non ha mai capito della gente?

Il bisogno di emulazione. Il fare una cosa perché la fanno tutti gli altri. Assoggettarsi passivamente alla massa è qualcosa che davvero non riesco a comprendere.

Come si immagina il paradiso?

Accogliente.

La sua casa brucia: cosa salva?

Il mio laptop, o l'hard-disk esterno con le copie dei miei lavori. (Anche se la risposta migliore a questa domanda l'ha data anni fa in un libro Jean Cocteau: "Se la mia casa andasse a fuoco cosa porterei via? Certamente il fuoco").

Le rimangono 12 ore di vita: cosa fa?

Le trascorro col mio compagno.

La volta che ha riso di più?

La prima volta che ho visto "Donne sull'orlo di una crisi di nervi" di Almodovar.

La vera differenza tra un bambino e un adulto?

L'innocenza.

Il suo più grande fallimento?

Non essere diventato una pop-star.

Una cosa che voleva e non ha avuto?

L'avvenenza fisica.

Come spiegherebbe a un bambino cos'è la felicità?

Aspetterei di vederlo felice e poi gli direi che è quel momento esatto.

2 commenti:

Amedeo ha detto...

Addirittura detestare Giorgia?! :)
Ammetto che la retorica se la pappa, ma alcune cose sono carine ... no, eh?
A questo punto, però, dicci cosa sceglieresti se la canzone non fosse una punizione ma un dono!

Andre ha detto...

Adooooro l'intervistina di D! Sabato in spiaggia io e il mio amico abbiamo fatto esattamente la stessa cosa, cioè ci siamo intervistati a vicenda su quelle domande :D