mercoledì 31 dicembre 2014

“COME LEGGONO GLI SCRITTORI” (12) - GIANNI FARINETTI


L'ultimo romanzo di Gianni Farinetti è "Rebus di mezza estate" (Marsilio).

1 - Tutti soffrono del “blocco dello scrittore” prima o poi, ma ti è mai capitato il “blocco del lettore”? Se accade come ti comporti? Ti “abbassi” leggere qualcosa di più “leggero” o non leggi affatto?
Mai successo e credo mai mi capiterà. La lettura salva la vita come,   blocco della scrittura a parte, la scrittura.

2 - Che genere leggi di più (narrativa, saggistica, poesia)? Di solito leggi libri del genere che tu stesso scrivi? In cosa è differente la tua esperienza di lettura quando leggi qualcosa al di fuori del genere che scrivi?
 Molta narrativa, ma non solo. Sono ingordo di guide, libri di viaggio, atlanti. Mi piacciono molto le vecchie guide di luoghi che conosco o che non conosco affatto figurandomi città e paesaggi. Mi piacciono soprattutto luoghi e storie minori. E sono pignolo, se scrivo di un luogo devo averlo visitato e conosciuto con una certa profondità.

3 - Dove leggi di solito? A letto? In treno?
Niente è più piacevole e intimo del leggere a letto a notte alta con la casa silenziosa intorno. In treno o in aereo sono troppo distratto dalle facce e dalle voci. Scrivere significa avere occhi e orecchio.

4 - Leggi mai per “piacere proibito”?
Liala? Ma certo. Ho un problema però con l'erotismo: pochissimi autori al mondo sanno scrivere di erotismo, più che altro è spazzatura che però, a volte, fa morir dal ridere.

5 - Leggi narrativa per ragazzi (Young Adult)? Leggi narrativa di genere?
Trovo mortale la narrativa per ragazzi. Leggo però molti "gialli", mi pare che gli americani siano più onesti di noi. Noi si va avanti a stereotipi: il killer, il poliziotto che fuma in continuazione, piove sempre..

6 - Tendi a leggere libri più brevi o lunghi?
La lunghezza naturalmente non conta, conta la densità, ma capisco perché l'editoria tende a sfornare libroni: il pubblico, quando è contento, è contento di aver speso tot per tante pagine. E poi va detto, quando t'imbatti in un bel librone spesso che ti tiene compagnia per giorni e giorni hai trovato un lieto compagno.

7 - Quando finisci un libro quanto aspetti prima di cominciarne un altro?
Lo spazio di una sigaretta.

8 - Leggi più libri contemporaneamente?
Lo facevo quando ero più giovane, ora meno. La letteratura, quella vera, merita dedizione da parte del lettore.

9 - Leggi con una matita in mano (cioè, prendi appunti a margine delle pagine o da qualche parte)? È importante se lo stai leggendo per recensirlo?
Post.-it e cartoline. Che poi ritrovi quando rileggi. Una cosa che faccio talvolta - ma non bisogna abusarne, diciamo un paio di volte all'anno - è pensare a una domanda, poi aprire un libro a caso. Nella riga dove l'occhio cade c'è la risposta. Meglio dei tarocchi.

10 - Se scrivi recensioni/sei un critico leggi il volume più volte prima di sottoporre la recensione? Cominci a scriverla prima di aver finito il libro?
Non recensisco quasi mai, ma di certo preferisco farlo di un libro che mi è piaciuto. Un po' pericoloso lasciarsi andare a quel certo livore per un testo altrui, se non chiacchierando tra amic

11 - Come decidi cosa leggere dopo? Tieni conto del fattore diversità quando scegli che libro leggere? (es. cerchi di non leggere solo libri scritti da maschi bianchi?)
Una volta un tizio mi ha detto che non leggeva mai le scrittrici. Curioso.   Mi piace leggere - e rileggere - gli autori amati. Quest'anno ho riletto tutta l'opera di Natalia Ginzburg. Ecco, sapere scrivere con quella lievità

12 - Quanto è importante per te leggere i libri che sembra che tutti stiano leggendo (il primo in classifica, il vincitore dell’ultimo premio, ecc.)? Leggi libri recenti o più spesso libri vecchi?
Sono disordinato e piuttosto orso. Seguo altre strade. E rileggo molto.

13 - Cosa stai leggendo in questo momento? Qual è il tuo libro preferito fra quelli che hai letto ultimamente?

Sto leggendo cose di cinema. Vecchie sceneggiature, storie di com'eravamo nei beati anni in cui il cinema italiano era tra i più importanti e vitali del mondo. Domandandomi - e non per la prima volta - come mai siamo finiti così. In estate ho riletto "La casa della vita" di Mario Praz, be', non proprio una novità.

“COME LEGGONO GLI SCRITTORI” (11) - PAOLA SORIGA




Il nuovo romanzo di Paola Soriga, "La stagione che verrà" (Einaudi), uscirà nei primi mesi del 2015.

1 - Tutti soffrono del “blocco dello scrittore” prima o poi, ma ti è mai capitato il “blocco del lettore”? Se accade come ti comporti? Ti “abbassi” leggere qualcosa di più “leggero” o non leggi affatto?
Passo dei periodi anche lunghi, cioè settimane, senza leggere niente (a parte i giornali e le riviste); in questi casi guardo film o serie tv. 

2 - Che genere leggi di più (narrativa, saggistica, poesia)? Di solito leggi libri del genere che tu stesso scrivi? In cosa è differente la tua esperienza di lettura quando leggi qualcosa al di fuori del genere che scrivi?
Leggo soprattutto romanzi, di generi diversi. Nei periodi in cui io stessa scrivo cerco di evitare le cose che per qualche ragione somigliano alle mie, leggo classici magari. Leggo molta poesia, che non interferisce con le altre letture, i libri di poesia non li leggo dall'inizio alla fine, li leggo in momenti diversi, ritornandoci, oppure saltando. Leggo anche saggistica, letteraria soprattutto, graphic novel e fumetti.  

3 - Dove leggi di solito? A letto? In treno?
A letto e sul divano, moltissimo, in metro e sul tram quando non sono troppo affollati e soprattutto quando leggo dal kindle, che è più facile da tenere in una mano mentre con l'altra mi reggo per non cadere a ogni frenata e con il gomito tengo lontane le persone che si attaccano troppo.  

4 - Leggi mai per “piacere proibito”?
Non considero niente "proibito" oggi, niente che mi vergogni di leggere. Da bambina e adolescente, ovviamente, sì, ed erano, ovviamente, i romanzi e racconti erotici che scovavo negli scaffali del salotto, come Le età di Lulù: indimenticabile. 


5 - Leggi narrativa per ragazzi (Young Adult)? Leggi narrativa di genere?
Raramente. Ma proprio il mese scorso ho letto, per curiosità professionale, Harry Potter, che avevo ignorato fino ad allora. Ho letto tutti e sette i libri in dieci giorni, e ora che sono finiti non so come fare.  

6 - Tendi a leggere libri più brevi o lunghi?
Brevi, ma se uno lungo mi appassiona non mi accorgo neppure che è lungo (anche qui il kindle aiuta).

7 - Quando finisci un libro quanto aspetti prima di cominciarne un altro?
Dipende da quanto mi è piaciuto quello che ho finito: se mi è piaciuto molto, se mi ha riempito di immagini, storie, pensieri, emozioni, non riesco ad aprirne subito un altro.  

8 - Leggi più libri contemporaneamente?
Sì, ma di solito significa che nessuno di loro mi sta davvero appassionando. 

9 - Leggi con una matita in mano (cioè, prendi appunti a margine delle pagine o da qualche parte)? È importante se lo stai leggendo per recensirlo?
Spesso sì, scrivo raramente recensioni ma segno delle cose che mi interessano dal punto di vista del mio lavoro di scrittrice (questioni stilistiche o di soluzioni narrative); e la matita in mano mi è rimasta dall'adolescenza, da quando sottolineavo le frasi da ricopiare sulla Smemoranda. 

10 - Se scrivi recensioni/sei un critico leggi il volume più volte prima di sottoporre la recensione? Cominci a scriverla prima di aver finito il libro?
Come ho scritto sopra, di solito non scrivo recensioni. Quando mi occupo di libri per lavoro il metodo è quello che ho imparato negli anni dell'università e del dottorato: leggere e rileggere, annotare e formulare, rileggere e riformulare.

11 - Come decidi cosa leggere dopo? Tieni conto del fattore diversità quando scegli che libro leggere? (es. cerchi di non leggere solo libri scritti da maschi bianchi?)
Il fattore diversità mi viene naturale, non ho mai letto solo libri scritti da maschi bianchi; è parte della mia formazione e della mia curiosità ricercare nelle letture la diversità di genere, di orientamento sessuale, geografica, di classe sociale.  

12 - Quanto è importante per te leggere i libri che sembra che tutti stiano leggendo (il primo in classifica, il vincitore dell’ultimo premio, ecc.)? Leggi libri recenti o più spesso libri vecchi?
Dipende dai periodi della mia vita: certe volte sono attenta alle recensioni, alle classifiche, ai premi, perché sono curiosa, certe volte no, mi distraggo e non mi accorgo di cosa sta succedendo nel mondo editoriale. 

13 - Cosa stai leggendo in questo momento? Qual è il tuo libro preferito fra quelli che hai letto ultimamente?

Come nelle risposte precedenti: avendo finito da poco i libri di Harry Potter, che mi sono piaciuti moltissimo, ora non ho ancora il coraggio di tradirlo con un nuovo romanzo.

martedì 30 dicembre 2014

“COME LEGGONO GLI SCRITTORI” (10) - FEDERICO BACCOMO DUCHESNE


L'ultimo romanzo di Federico Baccomo è "Peep show" (Marsilio).

1 - Tutti soffrono del “blocco dello scrittore” prima o poi, ma ti è mai capitato il “blocco del lettore”? Se accade come ti comporti? Ti “abbassi” leggere qualcosa di più “leggero” o non leggi affatto?
Devo dire, non ho esperienza né dell’uno né dell’altro blocco. A volte capita di aver meno voglia di scrivere o di leggere, ma non è nulla per cui mi sembri necessario cercare una soluzione.

2 - Che genere leggi di più (narrativa, saggistica, poesia)? Di solito leggi libri del genere che tu stesso scrivi? In cosa è differente la tua esperienza di lettura quando leggi qualcosa al di fuori del genere che scrivi?
Leggo soprattutto narrativa, romanzi e racconti. Non saprei bene definire il genere delle storie che amo leggere e di quelle che amo scrivere, ma mi sembra che stiano in due categorie un po’ diverse. In quello che leggo con maggior piacere noto che c’è sempre una qualche specie di mistero, in tutte le forme con cui si può raccontare un mistero, da Borges a Stephen King; in quello che scrivo di misteri mi sembra ce ne siano pochi. Forse, se dovessi fare una previsione sulla direzione che prenderà la mia scrittura, credo che queste letture finiranno per farmi perdere un po’ di questo realismo a tutti i costi, per guadagnare un po’ in magia. 

3 - Dove leggi di solito? A letto? In treno?
Dove posso, anche se il maggior numero di pagine va via sdraiato sul divano.

4 - Leggi mai per “piacere proibito”?
Il concetto di “piacere proibito” mi viene più facile declinarlo in ambito musicale: mi piace tanta di quella roba che mette in faccia espressioni di gran biasimo in chi mi circonda, biasimo che trovo del tutto giustificato (ma che comunque non mi distoglie dall’ascolto). Con i libri, forse perché agiscono a un livello meno immediato e irrazionale della musica, fatico ad accettare l’idea che qualcosa la cui lettura mi dà piacere possa essere considerato obiettivamente di poco valore, sono propenso a lottare di più, non tanto per la libertà di continuare a leggerlo, ma proprio per affermarne il valore.

5 - Leggi narrativa per ragazzi (Young Adult)? Leggi narrativa di genere?
Poca narrativa scritta espressamente per ragazzi, va meglio con la narrativa di genere.

6 - Tendi a leggere libri più brevi o lunghi?
Un po’ e un po’, senza particolari preferenze.

7 - Quando finisci un libro quanto aspetti prima di cominciarne un altro?
Non molto, anche perché ho l’abitudine di leggere parecchi libri contemporaneamente, finito uno ce n’è sempre qualcun altro da portare avanti.

8 - Leggi più libri contemporaneamente?
Sì, e la cosa bella è che, superate le difficoltà iniziali, si scopre che non è poi molto difficile saltare da uno all’altro. A volte mi pare si faccia più fatica a limitarsi a uno per volta.

9 - Leggi con una matita in mano (cioè, prendi appunti a margine delle pagine o da qualche parte)? È importante se lo stai leggendo per recensirlo?
C’ho messo parecchio tempo a liberarmi dall’obbligo di finire tutti i libri che cominciavo, quella di sottolinearli invece è una libertà che ancora, a malincuore, non riesco a conquistarmi.

10 - Se scrivi recensioni/sei un critico leggi il volume più volte prima di sottoporre la recensione? Cominci a scriverla prima di aver finito il libro?
Son molto pochi i libri che ho riletto, anche se è un piacere, quello della rilettura, che sta crescendo con gli anni. Non è ancora successo che abbia riletto un libro per lavoro, che sia da recensire o da presentare. In questo caso, prendo appunti mentre lo leggo, e una volta finito scrivo la recensione, quasi mai utilizzando gli appunti presi ma partendo dall’impressione con cui ho chiuso il libro.

11 - Come decidi cosa leggere dopo? Tieni conto del fattore diversità quando scegli che libro leggere? (es. cerchi di non leggere solo libri scritti da maschi bianchi?)
È qualcosa di molto istintivo, mi capita di leggere più libri dello stesso autore di seguito, o libri dello stesso genere, addirittura libri con la copertina simile, oppure mi capita di pescare qua e là senza un ordine consapevole.

12 - Quanto è importante per te leggere i libri che sembra che tutti stiano leggendo (il primo in classifica, il vincitore dell’ultimo premio, ecc.)? Leggi libri recenti o più spesso libri vecchi?
Ho quel tipo di approccio meschino per cui se una cosa piace a tutti io faccio in modo che non mi piaccia, e riesco a essere molto convincente con me stesso. Per cui cerco di star lontano dal libro del momento, non per snobismo, ma per dargli una possibilità, un giorno, di piacermi. Nella scelta del libro da leggere, spesso privilegio libri usciti da poco, ma è una sorta di debolezza psicologica, di tensione non molto giustificata verso l’attualità, visto che i libri che poi amo di più son quasi tutti vecchi di decenni se non di secoli, e quasi sempre mi paiono più attuali di tanti libri messi in pila all’ingresso delle librerie.

13 - Cosa stai leggendo in questo momento? Qual è il tuo libro preferito fra quelli che hai letto ultimamente?
“Il prigioniero di Falconer” di John Cheever, “La storia di Lisey” di Stephen King, “Bolbo” di Alessandro Gori, “La colazione dei campioni” di Kurt Vonnegut, “Unamerica” di Momus son quelli tra cui rimbalzo di più. Tra i più recenti, mi sono piaciuti due romanzi brevi, poche pagine per raccontare di grandi momenti: “Nudi e crudi” di Alan Bennett e “L’umiliazione” di Philip Roth.

***

Le interviste precedenti:

1 - Intro / Matteo B. Bianchi
2 - Giorgio Fontana
3 - Marcello Fois
4 - Grazia Verasani
5 - Giulio Mozzi
6 - Melissa P
7 - Francesco Pacifico
8 - Valerio Millefoglie
9 - Fabio Viola




“COME LEGGONO GLI SCRITTORI” (9) - FABIO VIOLA


L'ultimo libro di Fabio Viola è "Diva futura" (Indiana).


1 - Tutti soffrono del “blocco dello scrittore” prima o poi, ma ti è mai capitato il “blocco del lettore”? Se accade come ti comporti? Ti “abbassi” leggere qualcosa di più “leggero” o non leggi affatto?
Mi capita spesso. A volte passo anche un paio di mesi senza leggere altro che sottotitoli in televisione.

2 - Che genere leggi di più (narrativa, saggistica, poesia)? Di solito leggi libri del genere che tu stesso scrivi? In cosa è differente la tua esperienza di lettura quando leggi qualcosa al di fuori del genere che scrivi?
Narrativa e saggistica scientifica. L'esperienza di lettura è quasi sempre la stessa quando mi imbatto in testi che mi affascinano, a prescindere dal "genere": non riesco a leggere seduto.

3 - Dove leggi di solito? A letto? In treno?
Parto dal divano o dal letto. Ma come dicevo, se la lettura mi coinvolge devo leggere in piedi

4 - Leggi mai per “piacere proibito”?
Non da quando ho compiuto tredici anni.

5 - Leggi narrativa per ragazzi (Young Adult)? Leggi narrativa di genere?
Ogni tanto leggo un testo della collana "High School" dell'editore Playground. Per quanto riguarda la narrativa di genere: fantascienza.

6 - Tendi a leggere libri più brevi o lunghi?
Tendo a preferire i testi più brevi perché se sono lunghi e devo leggerli in piedi mi stanco.

7 - Quando finisci un libro quanto aspetti prima di cominciarne un altro?
A volte dieci minuti, altre volte due mesi.

8 - Leggi più libri contemporaneamente?
No. Cioè, sì, però quando mi capita significa che il libro che stavo leggendo verrà abbandonato.

9 - Leggi con una matita in mano (cioè, prendi appunti a margine delle pagine o da qualche parte)? È importante se lo stai leggendo per recensirlo?
No, non prendo mai appunti e non sottolineo - anche perché non scrivo recensioni.

10 - Se scrivi recensioni/sei un critico leggi il volume più volte prima di sottoporre la recensione? Cominci a scriverla prima di aver finito il libro?
Vedi n.9.

11 - Come decidi cosa leggere dopo? Tieni conto del fattore diversità quando scegli che libro leggere? (es. cerchi di non leggere solo libri scritti da maschi bianchi?)
C'è un ordine preciso con cui regolo la successione di libri, ed è quello di arrivo in casa. E non c'è un discrimine di genere né altro, non mi interessa più di tanto chi ha scritto cosa, semmai mi arrovello sul perché.

12 - Quanto è importante per te leggere i libri che sembra che tutti stiano leggendo (il primo in classifica, il vincitore dell’ultimo premio, ecc.)? Leggi libri recenti o più spesso libri vecchi?
Non me ne importa assolutamente nulla di cosa "si sta leggendo". Sono diffidente verso i "casi editoriali" e prendo con le pinze qualunque consiglio di lettura. Il proprio percorso si trova cercandolo attivamente e costruendosi un gusto personale, col tempo. Molto di ciò che chiamiamo "il nostro gusto" è acquisito passivamente, o per i motivi sbagliati

13 - Cosa stai leggendo in questo momento? Qual è il tuo libro preferito fra quelli che hai letto ultimamente?
In questo momento sul mio comodino non c'è nulla.

Ultimamente mi è piaciuto molto "Storia di Tomoda e Matsunaga" di Tanizaki Jun'ichiro, pubblicato anni fa in Italia da Marsilio, un breve romanzo arrivato a sorpresa: credevo di aver già letto il meglio di Tanizaki e invece... è stato bello stupirmi.


“COME LEGGONO GLI SCRITTORI” (8) - VALERIO MILLEFOGLIE


L'ultimo libro di Valerio Millefoglie è "Mondo piccolo" (Laterza).

1 - Tutti soffrono del “blocco dello scrittore” prima o poi, ma ti è mai capitato il “blocco del lettore”? Se accade come ti comporti? Ti “abbassi” a leggere qualcosa di più “leggero” o non leggi affatto?
Acquisto libri in modo compulsivo quindi ho comunque sempre l’impressione di leggere. Guardare la copertina, sfogliare le pagine, dimenticare da qualche parte il volume è per me leggere in modo “leggero”. 

2 - Che genere leggi di più (narrativa, saggistica, poesia)? Di solito leggi libri del genere che tu stesso scrivi? In cosa è differente la tua esperienza di lettura quando leggi qualcosa al di fuori del genere che scrivi?
Oltre alla narrativa leggo molti libri di inchieste e interviste, mi vengono in mente ad esempio le Conversazioni contadine di Danilo Dolci o Le interviste impossibili andate anche in onda in Rai nei primi anni Settanta e da qualche anno pubblicate in un cofanetto con libro e cd. Sogno che un giorno i tipi di Adelphi pubblichino una raccolta delle interviste di Antonio Gnoli ospitate sulle pagine domenicali de La Repubblica, fra le mie preferite quelle a Sebastiano Vassalli e a Manlio Cancogni, (http://www.repubblica.it/argomenti/straparlando). Leggo anche molta letteratura di viaggio e reportage atipici e surreali come Viaggio in Italia di Ceronetti, Atlante delle isole remote di Judith Schalansky e lo stupendo Reality di Mariusz Szczygieł. Studio soggetti, sceneggiature e testi teatrali come fossero libri di testo.    

3 - Dove leggi di solito? A letto? In treno?
Leggo negli spostamenti. In autobus, in metropolitana, a volte anche in auto sperando nei semafori rossi. Oppure nei luoghi di mezzo come gli ascensori, so di avere un tempo prestabilito prima di arrivare a un piano e così ingaggio una gara contro me stesso nel leggere più righe possibili fino all’apertura delle porte. Soprattutto mi piace leggere camminando, ho sviluppato una sorta di GPS del lettore, per cui anche con gli occhi fissi sulla pagina riesco ad evitare pali e passanti.  

4 - Leggi mai per “piacere proibito”?
Ogni tanto partecipo al Puglitato letterario, una performance in cui due autori si battono come pugili in una serie di round per difendere o attaccare un dato libro. Quando il dato libro è stato le Cinquanta sfumature di grigio, vergognandomi di girare in metropolitana con quel testo, ho rivestito la copertina con quella di Delitto e castigo di Dostoevskij.   

5 - Leggi narrativa per ragazzi (Young Adult)? Leggi narrativa di genere?
Per ora non mi è mai capitato di leggere Young Adult. Raramente leggo noir. Ho invece tantissime graphic-novel, libri illustrati o edizioni particolari che giocano con la cartotecnica. Mi Sono piaciuti moltissimo i Quaderni Russi di Igort e seguo assiduamente le uscite dei tipi di Canicola Edizioni.  

6 - Tendi a leggere libri più brevi o lunghi?
Di solito leggo contemporaneamente un paio di libri brevi, magari una raccolta di racconti e di poesia, e uno lungo.

7 - Quando finisci un libro quanto aspetti prima di cominciarne un altro?
A volte passa pochissimo tempo, ad esempio qualche minuto. Se si tratta invece di un grande classico, o di un romanzo che mi ha particolarmente coinvolto, lascio passare in genere qualche giorno o una settimana per cominciarne un altro.

8 - Leggi più libri contemporaneamente?
Come sopra. 

9 - Leggi con una matita in mano (cioè, prendi appunti a margine delle pagine o da qualche parte)? È importante se lo stai leggendo per recensirlo?
A diciotto anni sottolineavo tutto. Ma proprio tutto. Alcuni libri avevano davvero poche frasi libere dalla mia nevrosi da evidenziatore, quando trovavo un autore in cui mi rispecchiavo, le pagine diventavano verdi o gialle fluorescenti. Crescendo mi è parso un atteggiamento un po’ pietoso, dettato dalla ricerca del conforto, del volersi riconoscere in un pensiero altrui per non sentirsi soli e fuori posto. Avevo l’impressione che tutti potessero deridermi nel vedere le sottolineature, come lasciare in giro e rendere accessibili segreti di me. Adesso sto lavorando a un nuovo libro ambientato in parte negli anni Sessanta, e molti passaggi li sto appuntando a margine delle pagine di un saggio di Paul Ginsborg, Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi.   

10 - Se scrivi recensioni/sei un critico leggi il volume più volte prima di sottoporre la recensione? Cominci a scriverla prima di aver finito il libro? 
Molti anni fa, per un po’ di numeri, ho tenuto una rubrica di recensioni superficiali su Il Mucchio. Dichiaravo apertamente che non avevo letto il libro della recensione ma raccontavo cosa mi aveva colpito tanto da volerlo: l’illustrazione della copertina, la grana delle pagine, qualche frase letta sfogliandolo velocemente. Ultimamente ho letto un bellissimo libro di Christa Wolf, Recita estiva, ma ho letto solo l’incipit. È così straordinario per me, che in sei mesi non sono riuscito ad andare oltre, ogni volta ricomincio dalla prima pagina e torno indietro. 

11 - Come decidi cosa leggere dopo? Tieni conto del fattore diversità quando scegli che libro leggere? (es. cerchi di non leggere solo libri scritti da maschi bianchi?)
Cerco di leggere sempre almeno un grande classico, per il resto alterno e confondo tutto in modo molto casuale e libertino. 

12 - Quanto è importante per te leggere i libri che sembra che tutti stiano leggendo (il primo in classifica, il vincitore dell’ultimo premio, ecc.)? Leggi libri recenti o più spesso libri vecchi?
Guardo la classifica dei libri più venduti, so chi ha vinto l’ultimissimo premio e di cosa tratta il libro, ma non avverto necessariamente l’impulso di scoprirlo subito. Leggo sia libri recenti che vecchi, con una maggiore propensione per questi ultimi.     

13 - Cosa stai leggendo in questo momento? Qual è il tuo libro preferito fra quelli che hai letto ultimamente?

Ho appena finito Dora Bruder di Patrick Modiano perché l’idea ha dei punti in comune con il mio nuovo lavoro. Sto alternando Il male oscuro di Giuseppe Berto a un testo teatrale di Elio Pagliarani e sono fermo a metà della rilettura di Tonio Kröger di Thomas Mann. Prossimamente sul comodino, perché appena ordinati online, una raccolta fotografica di Luigi Ghirri, una di Stephen Shore e il catalogo della mostra del Mart di Rovereto La guerra che verrà non è la prima. Fra i libri letti ultimamente il mio preferito è Dissipatio H.G. di Guido Morselli, mi ha ricordato una puntata della serie “Ai Confini della realtà”, ma priva di magia e di speranza.  

lunedì 29 dicembre 2014

“COME LEGGONO GLI SCRITTORI” (7) - FRANCESCO PACIFICO


L’ultimo romanzo di Francesco Pacifico è “Class” (Mondadori).

1 - Tutti soffrono del “blocco dello scrittore” prima o poi, ma ti è mai capitato il “blocco del lettore”? Se accade come ti comporti? Ti “abbassi” leggere qualcosa di più “leggero” o non leggi affatto?
Il blocco del lettore è molto più frequente di quello dello scrittore, per me. Non leggo cose leggere perché mi viene sempre il fastidio per come sono scritte. A meno che per leggero non si intenda Pinocchio. Il blocco del lettore viene dal wifi, dal telefono, dai giochi elettronici, dalle distrazioni così. Per evitarlo leggo camminando. Viene pure perché mi imbarco in lunghi libri che non mi piacciono ma che so di dover leggere. Comunque per “non leggere affatto” si intende leggere sul cellulare lunghi articoli sul basket o sul cinema, o fumetti.


2 - Che genere leggi di più (narrativa, saggistica, poesia)? Di solito leggi libri del genere che tu stesso scrivi? In cosa è differente la tua esperienza di lettura quando leggi qualcosa al di fuori del genere che scrivi?
Leggo soprattutto romanzi. Non importa di che genere siano, ma, a parte le cose che recensisco, per tutto il resto cerco di leggere solo cose di provata bellezza per avere la sensazione che non mi stiano danneggiando la scrittura. Le cose scritte male inquinano il cervello, quelle scritte bene non mi influenzano, non condizionano la mia scrittura, perché nella loro bellezza c’è una specie di libertà che mi fa venire voglia di fare come mi pare. Invece leggere cose scritte male mi rende miope, non mi fa sentire la quantità di possibilità che ha la scrittura.

3 - Dove leggi di solito? A letto? In treno?
Camminando, o nella vasca da bagno, o al bar.

4 - Leggi mai per “piacere proibito”?
No: stranamente, se per ogni altra forma d’arte ho i piaceri proibiti, specie al cinema, per la letteratura no.

5 - Leggi narrativa per ragazzi (Young Adult)? Leggi narrativa di genere?
Leggo un po’ di fantascienza.

6 - Tendi a leggere libri più brevi o lunghi?
Lunghi, ma è una cazzata.

7 - Quando finisci un libro quanto aspetti prima di cominciarne un altro?
Lo comincio prima di finire quello prima.

8 - Leggi più libri contemporaneamente?
Sì, quasi sempre. Tranne se sono in viaggio, allora ne leggo uno per volta perché sono sicuro di finirli in pochi giorni quindi posso aspettare.

9 - Leggi con una matita in mano (cioè, prendi appunti a margine delle pagine o da qualche parte)? È importante se lo stai leggendo per recensirlo?
Se recensisco segno a matita, se leggo per me faccio delle incisioni lungo la pagina con l’unghia, e faccio l’orecchio.

10 - Se scrivi recensioni/sei un critico leggi il volume più volte prima di sottoporre la recensione? Cominci a scriverla prima di aver finito il libro?
Prendo appunti mentre leggo il libro, poi copio sul file i passaggi che mi hanno ispirato le idee e da lì comincio, in modo da sapere che non sto recensendo il nulla ma alcuni aspetti reali del libro: lo stile, soprattutto.

11 - Come decidi cosa leggere dopo? Tieni conto del fattore diversità quando scegli che libro leggere? (es. cerchi di non leggere solo libri scritti da maschi bianchi?)
Sì, ne tengo conto. Ultimamente cerco sempre di farmi ispirare dagli altri e non avere un piano personale di letture. Proprio per evitare di leggere sempre lo stesso tipo di libro. (Per dire, ora sto finendo o cominciando l’Inferno di Dante, L’arcobaleno della gravità, un libro di Mario Benedetti e la traduzione di Ulisse di Celati. Celati consigliato da Edoardo Camurri, Dante da me, Pynchon da De Majo e da uno scrittore inglese (l’ho sempre odiato, poi quest’anno ho letto Vineland, Bleeding Edge e Inherent Vice, su consiglio dei due amici), e Benedetti perché sto iniziando a leggere i sudamericani perché quando scrivono hanno pochissima ansia da prestazione e sembrano farlo con uno spirito molto gratuito, di dono, di buonumore, di malinconia sincera. Faccio questi esempi per dire che uno che legge molto può diventare un coglione con un esercito di libri tutti uguali che gli servono solo per confermare le proprie idee e la propria sensibilità, e io sono la tipica persona che corre questo rischio, quindi farsi consigliare dagli altri può essere un modo di aprirsi invece che chiudersi.

12 - Quanto è importante per te leggere i libri che sembra che tutti stiano leggendo (il primo in classifica, il vincitore dell’ultimo premio, ecc.)? Leggi libri recenti o più spesso libri vecchi?
Non lo faccio mai. La lettura per me non aderisce alla storia. Ha un altro asse che in ognuno si interseca al tempo presente. Quindi leggere le cose che vanno in quel momento, non so, me le perdo quasi sempre. Mi mette ansia. Mi fa sentire che non va bene come scrivo io. Tanto vale leggere cose del passato remoto o recente, cose che hanno parlato già a epoche diverse, dimostrando di avere una lingua e un’anima e non solo una splendida superficie che ha intrigato i contemporanei.

13 - Cosa stai leggendo in questo momento? Qual è il tuo libro preferito fra quelli che hai letto ultimamente?

Ti ho già risposto. Ma aggiungo Gli amatori, il fumetto di Brecht Evens, e Fun di Bacilieri, e l’ultimo di Ratigher. Mi è piaciuto anche molto Storia del denaro di Alan Pauls anche se ogni tanto mi sono perso perché usava troppo i pronomi personali e i suoi personaggi non hanno i nomi. Ah, anche il romanzo di Leonardo Colombati, 1960, merita molto.

“COME LEGGONO GLI SCRITTORI” (6) - MELISSA P



L'ultimo romanzo di Melissa P è "La bugiarda" (Fandango)

1 - Tutti soffrono del “blocco dello scrittore” prima o poi, ma ti è mai capitato il “blocco del lettore”? Se accade come ti comporti? Ti “abbassi” leggere qualcosa di più “leggero” o non leggi affatto?
Mi accade molto spesso. Quando scrivo, per esempio, non riesco a leggere nulla, ho paura di essere contaminata dallo stile e dalla voce dell’autore che sto leggendo. Ma anche quando non scrivo passo lunghi periodi di vuoto da lettura: qualsiasi cosa mi capiti in mano non mi interessa. E’ una forma di depressione da lettore, immagino. 

2 - Che genere leggi di più (narrativa, saggistica, poesia)? Di solito leggi libri del genere che tu stesso scrivi? In cosa è differente la tua esperienza di lettura quando leggi qualcosa al di fuori del genere che scrivi?
In percentuale, leggo per il 60% saggistica e manualistica (mi piacciono moltissimo gli how to do), per il 30% poesia e il 10% narrativa. Mi sento in colpa. 

3 - Dove leggi di solito? A letto? In treno?
In viaggio. Amo farlo in treno. In aereo sono troppo impaurita dal volo per riuscire a leggere, a letto ho troppo sonno. Sul traghetto o in spiaggia. Mi piace leggere di giorno. Se sono costretta in casa, prediligo il divano o il tappeto. 

4 - Leggi mai per “piacere proibito”?
Quando sono sola e non ho obblighi verso nessuno, mi sento una dissoluta se apro un libro e leggo. 

5 - Leggi narrativa per ragazzi (Young Adult)? Leggi narrativa di genere?
Amo la narrativa di genere, anche i libri per ragazzi. Mi piace tutto quello che mi racconta cose che non so. 

6 - Tendi a leggere libri più brevi o lunghi?
Lunghi, per una questione di dipendenza. Se un bel libro finisce subito mi sento svuotata. Se dura a lungo ho più tempo per goderne e per affezionarmi. 

7 - Quando finisci un libro quanto aspetti prima di cominciarne un altro?
Molto tempo. Rimango per un po’ dentro la storia appena letta. Come una storia d’amore: come si fa innamorarsi di un’altra persona subito dopo una separazione? 

8 - Leggi più libri contemporaneamente?
No, ripeto, come le storie d’amore: sono monogama. 

9 - Leggi con una matita in mano (cioè, prendi appunti a margine delle pagine o da qualche parte)? È importante se lo stai leggendo per recensirlo?
Assolutamente no. Non prendo mai appunti, non sottolineo, le informazioni più importanti mi rimangono impresse nella memoria. 

10 - Se scrivi recensioni/sei un critico leggi il volume più volte prima di sottoporre la recensione? Cominci a scriverla prima di aver finito il libro?
Non ho mai scritto una recensione in vita mia. Chissà che avventura incredibile sarebbe. 

11 - Come decidi cosa leggere dopo? Tieni conto del fattore diversità quando scegli che libro leggere? (es. cerchi di non leggere solo libri scritti da maschi bianchi?)
Cambio completamente genere, non voglio farmi illusioni. 

12 - Quanto è importante per te leggere i libri che sembra che tutti stiano leggendo (il primo in classifica, il vincitore dell’ultimo premio, ecc.)? Leggi libri recenti o più spesso libri vecchi?
Arrivo sempre in ritardo, leggo i bestseller anni dopo la pubblicazione. Quindi sempre libri vecchi. I libri che vincono premi mi sono indifferenti. 

13 - Cosa stai leggendo in questo momento? Qual è il tuo libro preferito fra quelli che hai letto ultimamente?

Sto leggendo “Le piccole virtù” di Natalia Ginzburg, a proposito di libri vecchi. E’ un libro che conforta a Natale. Fra gli ultimi folgoranti assolutamente “Il cardellino” di Donna Tartt, ho ancora la scimmia.  

“COME LEGGONO GLI SCRITTORI” (5) - GIULIO MOZZI



Giulio Mozzi ha recentemente ripubblicato la raccolta "Sono l'ultimo a scendere (e altre storie credibili)" (Laurana) e ha curato con Stefano Brugnolo il manuale di scrittura "L'officina della parola" (Sironi) 

1 - Tutti soffrono del “blocco dello scrittore” prima o poi, ma ti è mai capitato il “blocco del lettore”? Se accade come ti comporti? Ti “abbassi” leggere qualcosa di più “leggero” o non leggi affatto?
Non so che cosa sia il “blocco dello scrittore”. In certi periodi ho scritto molto, in certi periodi ho scritto poco. In certi periodi non ho scritto nulla, ma non mi è mai sembrato un problema (esempio: se non ho fame, non mangio; non penso che ho il “blocco dell’appetito”).
Leggo tutti i giorni, e leggo in modi diversi:
- leggo quasi tutti i giorni uno o due giornali quotidiani; con pazienza e meticolosità;
- studio certi argomenti che mi interessano (in questo periodo, per esempio, più o meno tutto quello che mi capita a tiro a proposito delle rappresentazioni della morte, delle danze macabre, dello scheletro e del cadavere nell’arte, e così via);
- seguo regolarmente le pubblicazioni su certi argomenti (per esempio, ciò che concerne la didattica della scrittura e della narrazione: in lingua francese, italiana, inglese – è una gradatio di interesse diminuente;
- rileggo continuamente certi testi che sento come fondativi e necessarii per me: le poesie sparse e la Commedia di Dante, i miei amati poeti del Cinque-Seicento (Ciro di Pers, Galeazzo di Tarsia, Gaspara Stampa, Federica d’Aragona, Luigi Tansillo…), il Giorno del Parini e qualche altro.
Leggo poco o niente della narrativa contemporanea. Rileggo volentieri un ristretto numero di grandi, sicure opere narrative (i titoli sono quelli che chiunque potrebbe citare).
Leggo, per lavoro, innumerevoli opere narrative inedite – destinate quasi tutte a restare tali, grazie al cielo.

2 - Che genere leggi di più (narrativa, saggistica, poesia)? Di solito leggi libri del genere che tu stesso scrivi? In cosa è differente la tua esperienza di lettura quando leggi qualcosa al di fuori del genere che scrivi?
In parte ho già risposto. Non leggo libri del genere stesso che io scrivo, ma può succedere che tenti di scrivere cose simili a quelle che leggo: l’imitazione è un automatismo, è un modo per apprendere.
E leggo per apprendere, sempre, mai per altri scopi.

3 - Dove leggi di solito? A letto? In treno?
In treno sempre, a letto rarissimamente (a letto, dormo), sul tavolo regolarmente, in poltrona talvolta, meno di quello che vorrei in biblioteca.

4 - Leggi mai per “piacere proibito”?
Non ho capito.

5 - Leggi narrativa per ragazzi (Young Adult)? Leggi narrativa di genere?
Non leggo narrativa per ragazzi, ma per ragioni private sto imparando a conoscere bene i libri per l’infanzia.
L’unico “genere narrativo” in prosa che abbia mai frequentato regolarmente è la fantascienza.

6 - Tendi a leggere libri più brevi o lunghi?
Non so perché, ma se un volume è voluminoso mi ispira fiducia.

7 - Quando finisci un libro quanto aspetti prima di cominciarne un altro?

Il tempo di passare in bagno.

8 - Leggi più libri contemporaneamente?
Sì, come tutti quelli che studiano.

9 - Leggi con una matita in mano (cioè, prendi appunti a margine delle pagine o da qualche parte)? È importante se lo stai leggendo per recensirlo?
Odio scrivere recensioni e non ne scrivo.
A margine metto spesso dei segni; mai commenti o altro. Spesso scrivo dei riassunti, nel mio schedario digitale.

10 - Se scrivi recensioni/sei un critico leggi il volume più volte prima di sottoporre la recensione? Cominci a scriverla prima di aver finito il libro?
Ho già risposto.

11 - Come decidi cosa leggere dopo? Tieni conto del fattore diversità quando scegli che libro leggere? (es. cerchi di non leggere solo libri scritti da maschi bianchi?)
Ma: nello studio si parte da una qualche bibliografia di riferimento, e poi si cercano quelle opere che sembrano “parlarsi” l’una con l’altra. L’età, il sesso, l’epoca ecc. di chi li ha scritti non sono particolarmente importanti – se non per cercar di capire quanto la posizione nel mondo di chi li ha scritti possa aver contribuito a determinare l’approccio alla materia. Un’opera scritta da Jean Daniélou è diversa da una scritta da María Zambrano anche perché Daniélou è stato un maschio bianco cardinale e teologo cattolico con il pasto assicurato ogni sera (però fece la guerra nell’aviazione), e María Zambrano è stata una donna bianca filosofa dalla vita per molti anni raminga ed esposta ai quattro venti (benché sia stata sposata a un diplomatico).  Tanto per citare due autori che ho qui sul tavolo.
Va detto che le materie alle quali mi interesso sono materie molto tradizionali, sulle quali la bibliografia è prevalentemente di bianchi maschi, con una crescente percentuale di donne.

12 - Quanto è importante per te leggere i libri che sembra che tutti stiano leggendo (il primo in classifica, il vincitore dell’ultimo premio, ecc.)? Leggi libri recenti o più spesso libri vecchi?
Non mi interessa leggere i libri che sembra tutti stiano leggendo. Per principio compero quasi solo libri usati.

13 - Cosa stai leggendo in questo momento? Qual è il tuo libro preferito fra quelli che hai letto ultimamente?
Giobbe, con commento di Gianfranco Ravasi.
Jean Daniélou, La résurrection.
María Zambrano, Para una historia de la piedad.
Francesco Di Sales, Introduzione alla vita devota.
Lorenzo Marchese, L’io possibile. Autofiction come paradosso del romanzo contemporaneo.

Libro preferito tra quelli letti “ultimamente”, intendendo da maggio 2104 in qua:


Hugh Blair, Lectures on rhetoric and belles lettres, nella traduzione francese (Cours de littérature) di Pierre Prévost (molto divertente e istruttivo: le “lectures” del Blair furono forse l’opera di riferimento per quasi tutto l’Ottocento, almeno in Italia (Blair insegnò a Parma, e le “lectures” furono tradotte e pubblicate nel 1801: ma quell’edizione non l’ho trovata a buon prezzo).

domenica 28 dicembre 2014

“COME LEGGONO GLI SCRITTORI” (4) - GRAZIA VERASANI


L'ultimo romanzo di Grazia Verasani è "Mare d'inverno" (Giunti)

1 - Tutti soffrono del “blocco dello scrittore” prima o poi, ma ti è mai capitato il “blocco del lettore”? Se accade come ti comporti? Ti “abbassi” leggere qualcosa di più “leggero” o non leggi affatto?
Sembrerà presuntuoso ma no, non mi è mai successo. Per me, leggere è una vera e propria dipendenza, una “buona” dipendenza. A volte però alterno filosofia o classici a un buon giallo.   

2 - Che genere leggi di più (narrativa, saggistica, poesia)? Di solito leggi libri del genere che tu stesso scrivi? In cosa è differente la tua esperienza di lettura quando leggi qualcosa al di fuori del genere che scrivi?
Narrativa. Ma amo anche le biografie e ho avuto periodi in cui leggevo solo poesia. Scrivendo romanzi di genere diverso, passando cioè dalla narrativa “bianca” al noir, devo dire che anche le mie letture sono coerentemente varie. Leggo di tutto. Eccetto i romanzi “rosa”, ma non per snobismo, solo perché mi annoiano, e i thriller dove tutto si riduce alla mera ricerca di un colpevole. 

3 - Dove leggi di solito? A letto? In treno?
A letto. Leggo sempre a letto, due o tre ore prima di addormentarmi, o certi pomeriggi. Oppure in treno, se sono in viaggio.

4 - Leggi mai per “piacere proibito”?
Per me è sempre un piacere proibito, nel senso di privato, solitario, nascosto. Ma amo parlare di un libro con chi lo ha letto, e lì il piacere diventa “pubblico”, condiviso.

5 - Leggi narrativa per ragazzi (Young Adult)? Leggi narrativa di genere?
Sì, ogni tanto, compreso il fantasy. 

6 - Tendi a leggere libri più brevi o lunghi?
Non faccio differenze.

7 - Quando finisci un libro quanto aspetti prima di cominciarne un altro?
Cinque minuti.

8 - Leggi più libri contemporaneamente?
Mai.

9 - Leggi con una matita in mano (cioè, prendi appunti a margine delle pagine o da qualche parte)? È importante se lo stai leggendo per recensirlo?
Sempre. Una matita che mi fa anche da segnalibro. E sottolineo frasi.

10 - Se scrivi recensioni/sei un critico leggi il volume più volte prima di sottoporre la recensione? Cominci a scriverla prima di aver finito il libro?
Quando ho recensito un libro l’ho sempre letto una volta sola, magari rileggendone alcune parti.

11 - Come decidi cosa leggere dopo? Tieni conto del fattore diversità quando scegli che libro leggere? (es. cerchi di non leggere solo libri scritti da maschi bianchi?)
In realtà a decidere è il mio comodino. Faccio scorta di libri e scelgo quale cominciare estraendolo dalla pila. Ho periodi in cui leggo solo autrici.  

12 - Quanto è importante per te leggere i libri che sembra che tutti stiano leggendo (il primo in classifica, il vincitore dell’ultimo premio, ecc.)? Leggi libri recenti o più spesso libri vecchi?
Leggo anche i primi in classifica o i vincitori di qualche premio, ma in genere mi baso sul mio istinto, su un autore di cui mi interessa l’opera omnia o sul passaparola di amici. Mi piace scovare perle poco conosciute della piccola editoria, quindi allungo le mani più sugli scaffali che sui banconi delle librerie. Mi piace esplorare, non consumare. E passo indifferentemente dalla rilettura di un classico o una riedizione a libri contemporanei o recenti.

13 - Cosa stai leggendo in questo momento? Qual è il tuo libro preferito fra quelli che hai letto ultimamente?

Al momento sto leggendo “Lungo il fiume” di Edna O’Brien. I preferiti tra quelli letti ultimamente: “Io sono Jonathan Scrivener” di Claude Houghton e “La casa della gioia” di Edith Wharton.

“COME LEGGONO GLI SCRITTORI” (3) - MARCELLO FOIS



L'ultimo romanzo di Marcello Fois è "L'importanza dei luoghi comuni" (Einaudi)

1 - Tutti soffrono del “blocco dello scrittore” prima o poi, ma ti è mai capitato il “blocco del lettore”? Se accade come ti comporti? Ti “abbassi” leggere qualcosa di più “leggero” o non leggi affatto?
Il blocco del lettore mai. Semplicemente. Se non ho niente da leggere, o se non ho portato con me qualcosa da leggere, mi “abbasso” a leggere quello che trovo (in bagno, per esempio, composizione di shampoo, o istruzioni per maschere di bellezza ecc…)

2 - Che genere leggi di più (narrativa, saggistica, poesia)? Di solito leggi libri del genere che tu stesso scrivi? In cosa è differente la tua esperienza di lettura quando leggi qualcosa al di fuori del genere che scrivi?
In ordine: leggo di tutto. Quando scrivo preferisco la poesia, ma non è una regola fissa. Quando trovo libri dello stesso genere che io stesso scrivo tendo a non riconoscerli (credo per sopravvivenza). Nessuna differenza, la lettura è un’esperienza globale per me, nelle differenze trovo un sacco di consonanze.

3 - Dove leggi di solito? A letto? In treno?
Dappertutto, appena posso. Mi porto sempre un libro appresso.

4 - Leggi mai per “piacere proibito”?
Quando ero ragazzo, a quattordici anni, L’Amante di Lady Chatterly; poi la Nouvelle Justine. Queste, credo, siano le uniche letture che ho fatto con un senso di “propibito”. Le riviste porno contano?

5 - Leggi narrativa per ragazzi (Young Adult)? Leggi narrativa di genere?
Tutto Harry Potter. Ancora, con grande godimento, Roald Dahl. E lo straordinario Fenicotteri in orbita di Philip Ridley. Stevenson, Dumas, Dickens contano? Sì, confesso di leggere letteratura di genere.

6 - Tendi a leggere libri più brevi o lunghi?
E’ una categoria che non conosco. I libri sono lunghi o brevi a seconda della necessità. 

7 - Quando finisci un libro quanto aspetti prima di cominciarne un altro?
Poco direi, leggo più libri contemporaneamente.

8 - Leggi più libri contemporaneamente?
Sì, appunto.

9 - Leggi con una matita in mano (cioè, prendi appunti a margine delle pagine o da qualche parte)? È importante se lo stai leggendo per recensirlo?
No, detesto segnare i libri, e non mi faccio un’idea finché non l’ho finito, specialmente se devo presentarlo o recensirlo.

10 - Se scrivi recensioni/sei un critico leggi il volume più volte prima di sottoporre la recensione? Cominci a scriverla prima di aver finito il libro?
Leggo più volte la recensione che ho scritto. E solo dopo aver finito il libro in questione. Penso che il lettore/recensore abbia il dovere deontologico di finire il libro che sta leggendo, a differenza del lettore “comune” che può benissimo abbandonarlo in corso d’opera.

11 - Come decidi cosa leggere dopo? Tieni conto del fattore diversità quando scegli che libro leggere? (es. cerchi di non leggere solo libri scritti da maschi bianchi?)
Non sono così scientifico. Lo scrittore per me non ha sesso, età, razza. Ha un contenuto e una scrittura, su quelle caratteristiche decido se mi piace, e se voglio proseguire a leggerlo oppure no. Sono di quei lettori che considerano più importante la scrittura dello scrittore. 

12 - Quanto è importante per te leggere i libri che sembra che tutti stiano leggendo (il primo in classifica, il vincitore dell’ultimo premio, ecc.)? Leggi libri recenti o più spesso libri vecchi?
Dipende. Io, per esempio, voto per lo Strega, e leggo assolutamente tutti i dodici candidati che, di anno in anno, mi vengono sottoposti per la cinquina. Ma non sono troppo attratto dalle classifiche a meno che il libro in vetta non sia il mio.

13 - Cosa stai leggendo in questo momento? Qual è il tuo libro preferito fra quelli che hai letto ultimamente?

Revenant di Michael Punke; La Ferocia di Nicola La Gioia; un bellissimo romanzo in anteprima che sta per uscire: L’Invenzione della Madre di Marco Peano. Poi I Briganti romanzo antico cinese, rileggo Il Giorno del Giudizio di Salvatore Satta. E scrivo l’ultima parte della mia trilogia sui Chironi: Luce Perfetta.