martedì 6 ottobre 2015

LA PAROLA AI LIBRAI: 10 - ELISA LUGLI (MODENA)


Cosa ti ha spinto ad aprire una libreria?
La passione in primis e il desiderio di creare un luogo personalizzato, con libri in italiano ma anche in lingua, con tavolini per sedersi e rilassarsi e dove ci si possa confrontare, parlare, imparare le lingue e bersi un tè. 

Come pensi sia cambiato il lavoro del libraio negli ultimi 10 anni?
Essendo libraia da un anno e mezzo, non ho termini di paragone, ma confrontandomi con i colleghi mi rendo sempre più conto di come sia cambiato questo lavoro oggi. Sempre meno “vita” del libro sullo scaffale, regole di distribuzione più rigide, e-book che hanno rubato una fetta di mercato al cartaceo, insomma più fatica per ottenere i risultati.

So che è impossibile, ma se dovessi identificare un tuo cliente standard più o meno come lo descriveresti? 
Motivato e curioso.

Qual è la soddisfazione maggiore che ti da il tuo lavoro?
“ Il libro che mi hai consigliato mi è piaciuto tantissimo”, “ Al mio bimbo fa impazzire  il libro che ho preso qui!”, “Mi hanno regalato un buono da spendere qui ma ho paura di sforare!”

Cos’è che ti fa davvero cascare le braccia?
Quando davanti alla vetrina i bimbi vedono i libri e chiedono “Possiamo entrare a vedere i libri?” e i genitori rispondono, seccati: “No, abbiamo fretta!” oppure “No, hai già i giochi a casa”. Ecco, come tarpare le ali a un lettore in erba! 

La cosa più assurda che ti ha chiesto un cliente?
“Se le ordino un e-book, poi quando arriva mi può fare il pacco regalo?”

Il ricordo più bello della tua esperienza da libraio?
Uno è impossibile. Ne ho tanti: il giorno dell'inaugurazione, il primo corso che abbiamo attivato con il massimo di iscritti, i complimenti degli autori che sono venuti a presentare i loro libri, ecc.

Pensi che la presenza della tua libreria apporti un miglioramento al tuo quartiere/ alla tua città? Perché?
Per le motivazioni dette nella risposta alla prima domanda. A Modena un luogo che non sia solo di “vendita” di libri ma anche di apprendimento delle lingue e che offre un ambiente in cui stare seduti e rilassarsi mancava.

Cosa può dare in più una libreria indipendente che i negozi delle grandi catene non possono dare?
Il consiglio di lettura, le chiacchiere e il confronto con i clienti e i lettori, la disponibilità ad andare incontro alle esigenze dei clienti, insomma la stessa cosa che differenzia la “bottega” da megastore!

Ti capita di contribuire, nel tuo piccolo, al successo di qualche libro?
Certo! I libri che mi sono piaciuti di più sono i primi che consiglio ai miei clienti!

Cosa ti spinge ad andare avanti in questa attività?
L'entusiasmo, la passione per il mio lavoro, la voglia di far crescere e migliorare sempre di più la mia libreria.

Emily Bookshop
Via Fonte d'Abisso, 9/11 
Modena

1 commento:

Maria Rosa Lopez ha detto...

Elisa ,hai fatto un ritratto vero di quello che sei,che senti e di quanto amore metti nel tuo lavoro che ami con tutto il cuore.Continua cosi,non lasciarti abbattere ,i risultati ci saranno...e poi ,dove li troveresti quegli aneddoti da fuori di testa che racconti con cosi tanto spirito? L'amore per i libri e le persone è pari a quello che hai per la tua terra che hai ricordata nel nome della libreria stessa Emily Bookshop.in onore dell'Emilia.
Ho conosciuti molti scrittori ,giovani e non ,ed ho letti i loro libri,rimanendone affascinata per la maggior parte.