L’ultimo romanzo di Leonardo Colombati è “1960” (Mondadori).
1 - Tutti soffrono del “blocco dello scrittore” prima o poi, ma ti è mai capitato il “blocco del lettore”? Se accade come ti comporti? Ti “abbassi” leggere qualcosa di più “leggero” o non leggi affatto?
Non mi è mai capitato il blocco del lettore: sono onnivoro e bulimico. Non farei altro dalla mattina alla sera. Se capita che per qualche tempo io non trovi cose nuove e interessanti da leggere, in quel caso vago davanti agli scaffali della libreria fino a quando un vecchio libro non si fa ritrovare.
2 - Che genere leggi di più (narrativa, saggistica, poesia)? Di solito leggi libri del genere che tu stesso scrivi? In cosa è differente la tua esperienza di lettura quando leggi qualcosa al di fuori del genere che scrivi?
Leggo molta narrativa. Anche molta saggistica: critica letteraria, soprattutto; mai roba di storia o politica – a meno che non mi serva per quello che devo scrivere. Mi piacciono le biografie sugli scrittori. Poi, qualche libro di filosofia e molti libri sulla mitologia classica. Intensifico la lettura della poesia quando sto scrivendo un romanzo: mi fa bene. Non c’è nulla “al di fuori” del genere che uno scrive. Ci si nutre di tutto.
3 - Dove leggi di solito? A letto? In treno?
A letto, tutte le sere. Di giorno, seduto, nel mio studio, più che altro consulto. In treno, leggo sempre.
4 - Leggi mai per “piacere proibito”?
Direi che leggere è sempre un piacere, e nessun piacere letterario è proibito. Una biografia di Tiziano Ferro, un giallo di Ellery Queen, un manga, l’album delle figurine… Tutti piaceri di cui godo senza vergogna.
5 - Leggi narrativa per ragazzi (Young Adult)? Leggi narrativa di genere?
Non leggo narrativa per ragazzi da quando non lo ero. Ho due figli di 11 e 13 anni. Quando erano più piccoli, con loro leggevo le favole.
6 - Tendi a leggere libri più brevi o lunghi?
Mi piacciono i libri lunghi. Adesso sto leggendo l’ultimo Dickens che mi mancava: Dombey e figlio. Lunghissimo, straordinario. Credevo che l’incipit di Casa desolata fosse insuperabile; ma il primo capitolo di Dombey e figlio, Dio mio! Sono sempre più convinto che Tolstoj e Dickens (a proposito di libri lunghi) siano il massimo nel campo della narrativa.
7 - Quando finisci un libro quanto aspetti prima di cominciarne un altro?
Massimo ventiquattro ore.
8 - Leggi più libri contemporaneamente?
Sì. Sul comodino non ci sono mai meno di cinque o sei libri. Libri libri: niente kindle, iPad eccetera. Quella roba non fa per me.
9 - Leggi con una matita in mano (cioè, prendi appunti a margine delle pagine o da qualche parte)? È importante se lo stai leggendo per recensirlo?
Leggo sempre con una matita e il mio taccuino a portata di mano. Prendo molti appunti.
10 - Se scrivi recensioni/sei un critico leggi il volume più volte prima di sottoporre la recensione? Cominci a scriverla prima di aver finito il libro?
Non ho una regola fissa.
11 - Come decidi cosa leggere dopo? Tieni conto del fattore diversità quando scegli che libro leggere? (es. cerchi di non leggere solo libri scritti da maschi bianchi?)
Non ho alcun criterio. Vivo di grandi innamoramenti letterari, per cui posso stare mesi su un unico autore e leggerne l’opera omnia, oltre a tutto ciò che trovo di scritto su di lui. È come con la musica: ricordo certi periodi della mia vita come la “fase Velvet Underground”, la “fase XTC”, o come la “fase Borges”, la fase “Sebald”, la fase “Graves-Kereny”…
12 - Quanto è importante per te leggere i libri che sembra che tutti stiano leggendo (il primo in classifica, il vincitore dell’ultimo premio, ecc.)? Leggi libri recenti o più spesso libri vecchi?
Gli autori dei libri che amo e frequento sono quasi tutti morti. Negli ultimi anni, le novità che mi hanno colpito sono state poche: Sorella, mio unico amore della Oates, Lunar Park di Ellis, La strada di McCarthy, Limonov… e, sì, Il cardellino, anche lui.
13 - Cosa stai leggendo in questo momento? Qual è il tuo libro preferito fra quelli che hai letto ultimamente?
Come ti ho detto, leggo più cose contemporaneamente. Sto studiando Hemingway, per cui ho letto alcune biografie su di lui, e mio fratello mi ha appena regalato le Selected Letters. Terminato Buio a mezzogiorno, ora sono su Dickens, e sto leggendo anche due libricini di poesie di Cesare Viviani . Ho provato Knausgård, La morte del padre, ma a pagina 100 ho mollato. Mi sono piaciuti i saggi di Martin Amis. Ah… e sto leggendo La nascita del purgatorio di Jaques Le Goff, mentre Esercizi spirituali e filosofia antica di Pierre Hadot l’ho finito due giorni fa. Il libro preferito degli ultimi sei mesi? Forse quello di Nabokov su Gogol’.
Le interviste precedenti:
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Le interviste precedenti:
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