lunedì 30 ottobre 2017

3 LIBRI ITALIANI




ENRICO REMMERT
“La guerra dei Murazzi” 
Marsilio, euro 16,50

Se c’è una cosa che da anni non riesco a spiegarmi è come mai Enrico Remmert non sia un autore di grande successo in Italia. A mio avviso ha tutte le caratteristiche per esserlo: una scrittura molto dinamica, brillante, immediata senza essere mai banale, in grado di tirarti dentro nelle storie da subito e a mantenere un ritmo costante di andatura, racconta di vicende e personaggi contemporanei e originali e ha già dato prova altrove di essere materia da best-seller (il suo primo libro è stato un grande successo in Francia, per dire).  Mi risulta incomprensibile, per esempio, perché il suo ultimo romanzo “Strade bianche” non si entrato in classifica, né sia diventato un film, avendo tutte le potenzialità per fare entrambe le cose. Misteri dell’editoria. 
Ora che esce il suo nuovo libro però non fate l’errore di farvi sfuggire anche questo.
Credo che “La guerra dei Murazzi” sia definibile con una formula contraddittoria: un libro di racconti che può leggere chi di solito non ama i racconti. 
Perché dico questo? Perché più che la tradizionale raccolta di testi brevi a me sembra un campionario di ciò che si può fare con la narrativa in termini di lunghezze diverse: i quattro racconti che compongono il libro sono del tutto differenti per ambientazione, tipo di personaggi e lunghezza. Uno dura 60 pagine, uno 8, uno 100 e uno 30. Una specie di schizofrenia narrativa che può essere sintetizzata con una motivazione sacrosanta: ciascuno ha lo spazio che gli serve. 
Il racconto che da il titolo alla raccolta rievoca (con grandissima efficacia) i retroscena complicati e violenti che hanno portato alla chiusura dei locali della movida torinese tra la fine degli anni ’90 e i primi 2000, visti attraverso lo sguardo di una giovane cameriera che in uno di questi bar ci lavorava. Il secondo racconto è incentrato su un maestro giapponese di acconciature invitato in Italia come star di un convegno del settore. Il terzo è il picaresco viaggio a Cuba di tre italiani allo scopo di esplorare la possibilità di investire nel settore industriale locale. L’ultimo la storia di un ragazzo che cerca un isolamento momentaneo dalla società e si trova a dover accudire un cane dall’indole assassina. 
Tutte e quattro le storie hanno la potenza di un romanzo ma Remmert ha scelto di dargli la dimensione che lui riteneva adatta a ciascuna di loro.
Lo ripeto: anche chi non ama i racconti stavolta si ricrederà. Fidatevi. 


PEPPE FIORE
“Dimenticare”
Einaudi, euro 18,50

Peppe Fiore è uno di quegli autori in grado di reinventarsi da un libro all’altro. Se il suo romanzo di debutto (“La futura classe dirigente”) era il ritratto sarcastico del mondo televisivo romano e il secondo (“Nessuno è indispensabile”) una grottesca analisi delle nevrosi del lavoro d’ufficio, con questo terzo libro compie una nuova e inaspettata svolta.
“Dimenticare” è la storia di un uomo che si rifugia in una stazione sciistica abbandonata per allontanarsi dalla sua vita precedente e ricominciare da capo. Da cosa sta sfuggendo? E cosa spera di trovare in un paesino di poche anime?
Il romanzo si svolge in questa ambientazione montana tranquilla (boschi, silenzi, giornate di lavoro solitario) eppure serpeggia sempre qualche forma di inquietudine: leggende locali di aggressioni da parte di animali selvaggi e misteriosi individui che appaiono per fare altrettanto misteriose consegne. 
“Dimenticare” è un romanzo che si legge come un thriller senza avere le caratteristiche tipiche del thriller.  La tensione costante che aleggia nel testo è frutto anche delle doti di sceneggiatore che Peppe Fiore ha sviluppato in questi anni (è fra gli autori della serie tv noir “Non uccidere” e story-editor di una produzione internazionale quale “The young Pope” di Sorrentino). Un libro che alberga molti misteri, ai quali però riesce a dare una soluzione e una spiegazione sempre. E con una mossa davvero magistrale, arriva a svelare uno di questi enigmi addirittura nell’ultima riga, anzi, con l’ultima parola. 
Se siete i tipi che si leggono l’inizio e la fine di un testo in libreria prima di decidere se comprarlo (so che esistono individui folli che lo fanno), ecco, stavolta fatevi un favore, evitatelo. Vi togliereste il piacere di un finale perfetto.  


ALESSANDRO CANALE
“Il controsgobbo”
Marsilio, euro 17

Se il titolo di questo romanzo vi appare incomprensibile è perché si tratta di un termine preso dallo slang della criminalità romana. Il “controsgobbo” è una rapina di facciata, compiuta per nascondere un colpo molto più grosso: in pratica il modo per crearsi un alibi perfetto, facendosi arrestare per un crimine molto minore e allontanare da sé tutti i sospetti di coinvolgimento nell’altro, più clamoroso, furto avvenuto quasi nelle stesse ore.
È la tecnica messa in pratica da un piccolo criminale detto Mortaretto quando gli capita l’occasione di compiere una rapina leggendaria, assai maggiore delle sue operazioni standard, e che va a infastidire organizzazioni molto più feroci e potenti di lui. Il carcere è la sua salvezza e il lasciapassare per una vita tranquilla, in attesa di rimettere le mani su quel tesoro sepolto.  
Ma quanto bisogna aspettare per non destare più sospetti? E una volta uscito di prigione e cercato di riprendere un’esistenza regolare, come si fa a resistere all’opportunità di compiere una nuova rapina, se ci sono tutte le caratteristiche per una cosa facile facile?

“Il controsgobbo” è un romanzo divertente e pieno di idee, con una trama costruita benissimo e un linguaggio che sembra un incrocio perfetto e impossibile tra la commedia italiana degli anni ’70 e lo stile contemporaneo di un Niccolò Ammanniti o di un Antonio Manzini. Un libro scoppiettante, in vari sensi, e finora (è uscito prima dell’estate) ingiustamente ignorato. Andate a ripescarlo. 

lunedì 23 ottobre 2017

DOVE TROVO 'tina?

Da oggi il nuovo numero di 'tina è acquistabile anche presso tre librerie a Milano, Bologna e Roma.
Chi non vive in queste città e vuole procurarsi una copia scriva a tina@matteobb.com

Trovi 'tina numero 31 presso:


Gogol & company

via Savona 101
MILANO

Igor libreria

c/o Senape
via Santa Croce 10
BOLOGNA

Giufà

via degli Aurunci 38
ROMA


sabato 14 ottobre 2017

THE BIG ’tina WEEKEND


Nella prima settimana di ottobre è apparso sul sito de Il libraio un articolo sulle riviste letterarie indipendenti italiane. Tra le varie pubblicazioni analizzate c’era anche ’tina, che è stata presentata con parole più che lusinghiere. 

Una menzione speciale, poi, va necessariamente a ’tina, la “rivistina” che lo scrittore Matteo B Bianchi produce con tempistiche e grafiche totalmente anarchiche dal lontano 1996’tina è la mecca delle riviste letterarie indipendenti, il luogo d’elezione a cui tutti i giovani scrittori che si muovono nell’underground aspirano più o meno segretamente.

Per una felice coincidenza il nuovo numero della rivista è arrivato dallo stampatore poche ore dopo la comparsa di questo articolo. 
Il numero 31 è stato lanciato venerdì 13 con un aperitivo molto affollato al Secco di Milano, ma il weekend di ’tina non finisce qui. La rassegna letteraria Milano Dentro/Fuori ospita periodicamente scrittori che leggono testi ambientati nella città di Milano e ogni volta ha una rivista letteraria come nome tutelare dell’appuntamento. La serata del 15 ottobre sarà tutta al femminile e avrà come ospiti autrici quali Antonella Lattanzi, Daria Bignardi, Ilaria Bernardini, Susanna Bissoli e Cristiana Pettinari. La rivista ospite sarà proprio ’tina (sulla quale hanno già pubblicato ben tre di queste scrittrici su cinque!).
L’appuntamento è alla libreria Gogol & Company, in via Savona 101, alle 19.

Ci vediamo lì. 





martedì 10 ottobre 2017

‘tina n.31!

Finalmente è arrivato il nuovo numero di ’tina.
Anche se gli intervalli di uscita sono molto irregolari questa è la prima volta che trascorrono più di due anni tra il numero e il precedente. Diverse circostanze hanno contribuito a questo clamoroso ritardo (non ultima il fatto che io abbia pubblicato due libri nel frattempo, con tutto il carico di lavoro e l’impegno di presentazioni che comporta), ma eccoci di nuovo qui.
Dopo un numero formato micro e uno formato macro, ’tina n.31 si presenta sotto forma di libro standard. Un piccolo tascabile di 52 pagine. 
L’altra grande novità è che l’intero numero (e anche questa è una prima volta) è graficato, impaginato e illustrato da un unico autore, cioè Andrea Bozzo, che ha creato sia l’immagine di copertina sia quelle a tutta pagina che accompagnano ciascuno dei racconti. Anche questo lavoro ha richiesto parecchio tempo, ma il risultato finale è un gioiellino.
I racconti contenuti (come da tradizione) sono cinque: un inedito di Ginevra Lamberti (autrice del delizioso romanzo “La questione più che altro”), due esordienti di grande talento (Roberto Camurri e Federico Gironi) e un autore già noto a chi frequenta le riviste italiane (Michele Crescenzo, col suo racconto più bello) e infine, altro primato nella storia di ’tina, una raccolta di frammenti tratti da un romanzo (l’inedito “Cadere” di Andrea Meli). Un menu assai variegato. 

’tina n.31 è stampato in soli 150 esemplari, firmati e numerati. L’edizione è unica e non ci saranno ristampe. 
Il numero verrà lanciato questo venerdì 13 ottobre alle ore 19 presso, Il Secco, via Angelo Fumagalli 2, sui Navigli, a Milano. 

Non potete non venire. 


Per info e richieste potete scrivermi a tina@matteobb.com 

giovedì 5 ottobre 2017

MARIA ACCANTO (Autunno tour) - DATE OTTOBRE

Tre nuovi appuntamenti per ottobre!

Sabato 7 ottobre
PADOVA
Ore 17
Tralaltro Arcigay
Corso Garibaldi, 41

Martedì 10 0ttobre
IVREA
Ore 19
Chiesa San Gaudenzio (!)


Lunedì 16 ottobre
SCALO MILANO
Ore 18
Libreria RED Feltrinelli

Locate Triulzi (Mi)