lunedì 26 marzo 2012

APP PROPOSITO


Da parecchi mesi, come molti, utilizzo uno smartphone e un tablet. Ho scaricato decine di app, quasi tutte per curiosità, solo alcune di reale utilità. Ho notato però che le applicazioni legate alla lettura e alla scrittura sono poche e raramente innovative. Di recente però ne ho scoperte tre che non esiterei a definire entusiasmanti, quindi non posso fare a meno di condividerle con i miei affezionati blog-lettori. 

La Apple ha da pochi giorni lanciato l’applicazione gratuita “iBooks author” che permette a tutti coloro che utilizzano un Mac di nuova generazione di creare e-book dotati di copertine, illustrazioni e persino contenuti multimediali in maniera semplicissima. Persino una pippa in tecnologia come me riesce in pochi passaggi a realizzare un vero libro elettronico: basta inserire foto e testi negli spazi predefiniti. E si possono scegliere varie tipologie di volumi, dal testo scientifico alla critica d’arte. Molto, molto figo tutto ciò.

In molti conosceranno la comunità virtuale aNobii dedicata agli amanti della lettura, che permette agli iscritti di scambiarsi su internet opinioni e recensioni sui libri letti. Forse non tutti sanno però che l’omonima app gratuita contiene uno strumento incredibilmente utile: un lettore di codice a barre in grado di catalogare tutti i libri della vostra biblioteca personale. Basta far scorrere il telefonino sul codice a barre di un volume per ottenerne titolo, autore, editore, copertina e accesso alle recensioni esistenti in Rete e a quelli dei lettori della comunità di aNobii. Inoltre l’elenco può essere poi esportato sul computer e altre piattaforme. 
Chi (come me) da anni sogna di organizzare e catalogare i libri che ha in casa non poteva sperare in niente di più immediato ed efficace di così.

“Roller Journal” è un’applicazione facilmente sintetizzabile: un diario per i pigri. Siete il classico tipo che progetta periodicamente di tenere un diario e poi non riesce a mantenere l’impegno giornaliero? Vi assale la noia? Avete la fastidiosa impressione che non ci sia nulla di veramente significativo da annotare sulle vostre giornate? Ecco che “Roller Journal” vi viene in soccorso. Ogni giorno vi chiama all’ordine con un avviso (tipo sms) e una domanda: “Qual è la prima cosa a cui hai pensato svegliandoti?”, “Che rumori senti in questo momento esatto?”, “Dove sei andato l’ultima volta che hai fatto una passeggiata?”, “C’è qualcosa che ti ha veramente impressionato oggi?” e così via. Difficile restare indifferenti a sollecitazioni così precise e mettersi a scrivere diventa naturale e anche divertente. Lo slogan di lancio dell’app è “Mai più pagine bianche!” e in effetti mantiene quel che promette. 
Diario a parte, potrebbe benissimo essere utilizzato come esercizio anche nei laboratori di scrittura creativa.

(NB: l'app costa 1.59 euro ed è solo in inglese, non ne esiste - ancora - una versione italiana)



giovedì 22 marzo 2012

UNA TRACCIA DEL MIO AMORE


Esce questa settimana in libreria il secondo volume della collana “Tracce”, di cui sono editor presso Indiana editore. E’ un libro a cui tengo molto, perché lo trovo sinceramente non facile ma bellissimo. 
Si intitola “Una traccia del mio amore” ed è un romanzo dello scrittore americano Douglas A. Martin.
Il libro è autobiografico e racconta la storia d'amore durata alcuni anni fra l'autore (all'epoca uno studente universitario di Athens) e Michael Stipe dei R.E.M.  
Ridotto a questi termini il contenuto può ricordare un'operazione scandalistica,  il becero resoconto della vita accanto a una celebrità mondiale. Non è niente di tutto questo, anzi. Si tratta di un testo delicatissimo e di grande profondità. Stipe non è mai nominato esplicitamente: è inequivocabile che si tratti di lui e tuttavia quasi non importa. L'autore ha voluto mettere in scena l'ossessione e la totalità che caratterizza i grandi amori giovanili, una tempesta emotiva in questo caso resa anomala e bruciante per la natura di star internazionale del compagno. L’incontro a una festa, le prime notti trascorse insieme, i viaggi a suo fianco durante il tour, gli occhi con cui gli altri ti guardano sapendo che sei il suo compagno, il tormento e la gelosia di essere a casa mentre lui è lontano circondato da adoratori... 
Douglas A. Martin è in primo luogo un poeta e la sua scrittura ne risente in maniera evidente. Ha una prosa talmente lirica che talvolta risulta difficile definirla “narrativa”. 
Di questo libro Dennis Cooper ha detto “E’ pura grazia” e Colm Toibin ha definito la sua scrittura come “Una prosa feroce, tagliente e piena di stile”. 
Per l’edizione italiana ho cercato di curare le cose al meglio: la traduzione è di Matteo Colombo e il libro si apre con una prefazione di un altro autore assai poetico e intenso, Marco Mancassola.
Questo romanzo è un piccolo gioiello. Non destinato a un grande pubblico, ma a quei lettori che chiedono ancora ai libri un momento di riflessione e meraviglia. 



martedì 20 marzo 2012

ABSOLUTELY ONLY YOU

Trent'anni fa usciva "Only you", il primo singolo degli Yazoo. La band creata dall'ex-Depeche Mode Vince Clarke e dalla cantante soul Alyson Moyet, malgrado abbia inciso solo due album, resta per me il miglior esempio in assoluto dell'elettro-pop anni '80. Il vertice, di un'epoca, di un sound. 
In questa intervista Alyson racconta come ha vissuto quel momento. 


domenica 18 marzo 2012

OTTAVA RISTAMPA, UN MILIONE DI COPIE VENDUTE

Il mio amico ed ex-collega di "Dispenser" Alberto Forni ha dato il via oggi a un nuovo blog che a me pare geniale (una di quelle idee così azzeccate e per certi versi così semplici che viene da chiedersi come mai nessuno ci abbia pensato prima): una raccolta delle peggiori fascette pubblicitarie che avvolgono i libri. Si intitola (splendidamente) "Fascetta nera".


martedì 13 marzo 2012

LETTERE A QUALCUNO


Certe idee sono irresistibili, vanno rubate.
Sul blog letterario Galleycat ho scoperto che la scrittrice americana Mary Robinette Kowall si è fatta promotrice di un’iniziativa a favore della corrispondenza postale. Nel mese di febbraio ha lanciato il “Month of letters challenge”, sfidando i partecipanti a seguirla nell’impresa di staccare la spina per un mese da internet e di tornare ad affidare i messaggi alla posta tradizionale (lettere, cartoline, telegrammi), per riscoprire e rivalutare il piacere della corrispondenza fisica. L’iniziativa è affascinante e lodevole, ma non è questa l’idea che vorrei rubarle. La vera intuizione da parte dell’autrice è stata di chiedere ai suoi lettori di scrivere non a lei, quanto a Jane, la protagonista del suo ultimo romanzo. In cambio si è impegnata a rispondere a suo nome. Un bellissimo modo per creare un rapporto con i lettori (scambiarsi lettere scritte a mano) e per esplorare un personaggio fittizio, andando ben oltre i confini di un romanzo. Prima o poi giuro che lo faccio anch’io. 


venerdì 2 marzo 2012

VENERDI' PROSSIMO E' UN BASTARDO

Venerdì prossimo, 9 marzo, verrà a Milano il mio idolo letterario degli ultimi anni: Jennifer Egan, autrice dello spettacolare romanzo "Il tempo è un bastardo" (sul quale ho già speso elogi a palate qui), vincitrice dell'ultimo premio Pulitzer e inserita dalla rivista "Time" fra le cento persone più influenti del mondo. L'onore di presentarla al pubblico milanese è toccato a me e al suo traduttore, Matteo Colombo. Se volete incontrare un vero talento della letteratura contemporanea (e vedermi tremare le ginocchia dall'emozione), l'appuntamento è al Teatro Franco Parenti, in via Pier Lombardo 14, alle ore 18. Ingresso gratuito, fino a esaurimento posti (attenzione: sono solo cento).