venerdì 25 maggio 2018

ORFANI DI SHEELA


Ogni tanto succede che un libro, un film o una serie tv suscitino un dibattito che ha l’aria di essere onnipresente e collettivo (all’improvviso ti sembra che ne parlino tutti e ovunque). In questi ultimi mesi è il caso senza dubbio di “Wild wild country”, documentario in sei puntate di Netflix legato alla fondazione di Rajneeshpram, la gigantesca comune che i discepoli di Bhagwan Shree Rajneesh, meglio noto come Osho, avevano aperto nel 1981 in Oregon. La serie tv, più appassionante e imprevedibile di una fiction, benché basata unicamente su materiali di repertorio e interviste, metteva in luce soprattutto il ruolo centrale giocato da Ma Anad Sheela, la segretaria personale di Osho e vero motore primo dell’intera vicenda Rajneeshapuram, dalla sua nascita alla sua distruzione. Sfrontata, magnetica, arguta, inattaccabile, al contempo diabolica e angelica, Sheela è un personaggio degno di Dostoevskji, che esce dallo schermo per imprimersi a fuoco nella memoria dello spettatore 
Il documentario racconta in maniera egregia una storia che però è talmente surreale e sbalorditiva da lasciare nel pubblico una scia di curiosità e domande. Al termine della visione quelle sei ore appaiono persino poche, ne vorremmo altre due, quattro, dieci. Vorremmo saperne di più sulle tante questioni che solleva, sulla fine che hanno fatto i vari protagonisti e, soprattutto, inutile dirlo, sulla figura enigmatica e meravigliosa di Sheela.
Quasi rispondendo in maniera subliminale a questo desiderio collettivo, la giornalista Roberta Lippi ha fatto ciò che quasi tutti noi orfani della serie speravamo che qualcuno facesse: ha letto articoli, libri, interviste, ha visto video e documenti presenti on line, alla ricerca di queste risposte. L’ha fatto per quella che considerava un’ossessione personale, ma che in seguito ha scoperto essere ampiamente condivisa. Così ha deciso di trasformare la sua indagine privata in un documento pubblico, realizzando un e-book che è la manna dal cielo per tutti coloro che vogliono saperne ancora. Intitolato “Wild Wild Sheela” il libro raccoglie in 100 punti gran parte delle domande che sono rimaste inevase nel documentario. 
Una lettura compulsiva che ha tutto il sapore del perfetto guilty pleasure e che permette di chiudere il capitolo su Rajneeshpuram con qualche certezza in più. Lo trovate su IBS.