Sono sulle scale che portano in metropolitana. Davanti a me un gruppo di adolescenti, quattro ragazze. Giunte ai tornelli, si separano: tre vanno verso un binario, una verso quello opposto. Nel salutarsi, quella rimasta sola dice alle altre - Ci sentiamo! - e poi fa un gesto.
Per tutta la vita ho sentito questa espressione associata a un movimento: portare la mano verso l'orecchio, il pollice e il mignolo tesi, nell'imitazione approssimativa di un ricevitore telefonico.
La ragazza di fronte a me invece porta entrambe le mani davanti a sé e muove velocemente tutte le dita, alludendo a una tastiera virtuale.
Ciao, sono il futuro. Era ora che ti accorgessi di me.
1 commento:
mi sono immaginato la stessa scena tra cinquant'anni con una ragazza che fa il gesto di infilarsi un cavetto nel cervello.
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