giovedì 8 gennaio 2015

“COME LEGGONO GLI SCRITTORI” (14) - VERONICA RAIMO


L'ultimo romanzo di Veronica Raimo è "Tutte le feste di domani" (Rizzoli).

1 - Tutti soffrono del “blocco dello scrittore” prima o poi, ma ti è mai capitato il “blocco del lettore”? Se accade come ti comporti? Ti “abbassi” leggere qualcosa di più “leggero” o non leggi affatto?
Mi capitano periodi in cui non riesco ad appassionarmi a nessun libro, ma l’idea di “pesantezza” e “leggerezza” in questo caso mi sembra un po’ fuorviante. Se pensassi che un libro è pesante non lo leggerei, così come se pensassi che è leggero. Cioè mi sembrano due modi speculari per dire che sono libri di cui non mi frega niente. Poi sì, a volte non ho proprio voglia di leggere, come non ho voglia di andare al cinema, non è che lo senta come un obbligo. 

2 - Che genere leggi di più (narrativa, saggistica, poesia)? Di solito leggi libri del genere che tu stesso scrivi? In cosa è differente la tua esperienza di lettura quando leggi qualcosa al di fuori del genere che scrivi?
Leggo romanzi, racconti, libri di poesie, saggi, fumetti. Leggo articoli lunghi su internet. Mi manca non avere più le lettere cartacee da leggere, forse quella era l’unica esperienza che avesse una qualità a sé. 

3 - Dove leggi di solito? A letto? In treno?
Al bar.

4 - Leggi mai per “piacere proibito”?
Non sono sicura di aver capito la domanda. Se per “piacere proibito” si intende leggere qualcosa di cui mi vergogno, no, direi di no. Se si intente il leggere in sé come un’operazione proibita o resistenziale, lo trovo un concetto irritante.

5 - Leggi narrativa per ragazzi (Young Adult)? Leggi narrativa di genere?
No, quasi mai.

6 - Tendi a leggere libri più brevi o lunghi?
Dipende dal libro. 

7 - Quando finisci un libro quanto aspetti prima di cominciarne un altro?
Solo quando un libro è stato davvero importante lascio passare del tempo, non in maniera del tutto consapevole, ma è una cosa che succede. Mi avvicino ad altri libri con insofferenza e delusione preventiva, quindi poi lascio stare. Insomma, un po’ come accade con una storia d’amore importante, vuoi che anche lo struggimento della fine abbia un suo valore. 

8 - Leggi più libri contemporaneamente?
Sì.

9 - Leggi con una matita in mano (cioè, prendi appunti a margine delle pagine o da qualche parte)? È importante se lo stai leggendo per recensirlo?
Sì (una penna, però, non una matita! Odio sottolineare o scrivere a matita, odio le matite) quindi soffro molto se qualcuno mi presta un libro e non posso farlo. 

10 - Se scrivi recensioni/sei un critico leggi il volume più volte prima di sottoporre la recensione? Cominci a scriverla prima di aver finito il libro?
Prendo appunti prima di cominciare a scriverla. Posso rileggere dei passaggi, ma no, non rileggo il libro più di una volta. C’è gente che lo fa?

11 - Come decidi cosa leggere dopo? Tieni conto del fattore diversità quando scegli che libro leggere? (es. cerchi di non leggere solo libri scritti da maschi bianchi?)
No. Leggo quello che mi va di leggere, non mi va di pensare alla lettura come a una dieta equilibrata, un tot di proteine, un tot carboidrati etc. Anzi credo che mi deprimerei molto se un giorno cominciassi a vederla così. Questo vale anche per il mangiare. 

12 - Quanto è importante per te leggere i libri che sembra che tutti stiano leggendo (il primo in classifica, il vincitore dell’ultimo premio, ecc.)? Leggi libri recenti o più spesso libri vecchi?
In alcuni casi mi accontento del pregiudizio che ho a riguardo. In altri, cerco di farmene un’idea se sono incuriosita, magari li sfoglio in libreria e poi decido se ho veramente voglia di leggerli. Poi dipende se in questo “tutti” ci sono persone di cui mi fido. Il dato statistico in sé non è particolarmente stimolante.

13 - Cosa stai leggendo in questo momento? Qual è il tuo libro preferito fra quelli che hai letto ultimamente?

A) Le lettere di John Cheever. B) Democracy di Joan Didion.

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