Rieccoci: ‘tina, la rivistina di narrativa più pigra d’Italia, ma anche una delle più longeve (siamo al... diciottesimo anno, fa impressione!), torna sul web con un numero nuovo e ricco di contenuti spettacolari. Stavolta tiriamo fuori l’artiglieria: un racconto comico da lacrime agli occhi, tre testi brevi di un arzillo settantaduenne, un inedito di un vincitore del premio Calvino, una nuova storia di una esordiente-rivelazione degli ultimi mesi e un capitolo inedito (e altresì erotico) di un candidato al premio Strega di quest’anno. Come sempre, tutto gratis, da scaricare subito qui. Ta-taaam!
14 commenti:
Arrivata qui grazie alla segnalazione di Minimum Fax...be', non poteva essere segnalazione più felice! Molto interessante la rivista e pure il blog, ho un bel po' di materiale da recuperare! :-)
Chiara
Benvenuta Chiara.
Bella 'tina. Mi è piaciuto molto il racconto di Giacomo Verri.
Ciao
Grazie Matteo.
(Te lo dice mai nessuno? Se sì, mai abbastanza)
Elio Satta torna a colpire con un racconto davvero esilarante. Bravo. E bravo Matteo per i regali che ci fai... :-)
molte grazie Matteo (Lunga vita a 'tina!) Roberto
Matteo, c'e' un errore nel pdf:
il primo racconto e' ripetuto due volte. E senza soluzione di continuità: finisce a pag. 8, e poi ricomincia paro paro. A meno che non sia voluto...sarebbe davvero contemporaneo! :-)
Avendo seguito il tuo blog e avendolo trovato piacevole, ti ho segnalato per il “Very Inspiring Blogger Award”. http://marisasalabelle.wordpress.com. Complimenti!
Riccardo? non vedo Riccardi tra i commenti. Sara' un altro che simpaticamente scrive senza metterci ne' faccia ne' firma.
Ecco: QUESTO e' un commento acido.
Quelli prima, nessuno, neanche quello sul feedback, nessuna ironia.
ma perché fate solo commenti scemi, diteci qc su 'tina 28 sui pezzi pubblicati, semmai!
ah, sì e il mio commento è: la cosa più bella, quella dell' autore anziano: Aspetto - Aspetto che mi vengano incontro queste storie. Sul serio, lì c'è tutto, tutte le storie possibili, l'intero mondo ... Non vi pare? ( certo se poi uno scrive tutte cose così, lo mandi anche a fanculo, però una cosetta così messa lì ogni tanto, ti fa sentire qc un po' come l' Infinito di Leopardi (mi è dolce naufragare in questo mare) qc così ... O no?
Io ho adorato Elio Satta e la tipa che si eccita se le dici "goniometro". Però ho notato anche io il doppio racconto della Caruso e devo confessare che mi ci sono scervellata non poco. Ossia, visto che - credo - verso l'inizio si parla di un sasso gettato e di cerchi concentrici, ho pensato che la struttura ripetuta del racconto imitasse quella dei cerchi concentrici. Sono malata eh?
Anche a me è piaciuto molto Elio Satta, e goniometro è una parola molto affascinante, in effetti. Per quanto riguarda il racconto della Caruso, forse solo dopo la spiegazione di Eireen ho capito in effetti qualcosa :-) ma il racconto è bello uguale, da proprio l'idea di essere scritto, come dire, senza sforzo.
Chiedo scusa se per diversi giorni ho taciuto senza dare feedback. I problemi del racconto di Eleonora mi erano stati segnalati da più parti, ci è voluto un po', ma finalmente abbiamo provveduto. Scusate, sia l'errore, che la latitanza.
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