martedì 22 settembre 2015

LA PAROLA AI LIBRAI: 4 - ROBERTO TARTAGLIA (MILANO)


Cosa ti ha spinto ad aprire una libreria?
Non è una cosa che ho cercato mi è capitata. Ho sempre fatto il libraio come dipendente e un giorno mi è stato proposto di rilevare la Libreria Centofiori. Non ho ragionato e l’ho fatto. Fare i librai indipendenti è da incoscienti.

Come pensi sia cambiato il lavoro del libraio negli ultimi 10 anni?
È cambiato moltissimo, l’evoluzione del mercato editoriale in questi ultimi anni ha avuto un’accelerazione pazzesca, sia nel bene che nel male. Ci sono più libri, c’è molta più confusione bisogna usare moltissime energie per tenersi informati. Il libro è arrivato ovunque si può comprare in qualsiasi posto. La libreria non è più l’unico posto deputato all’acquisto dei libri.

So che è impossibile, ma se dovessi identificare un tuo cliente standard più o meno come lo descriveresti?
La libreria si trova in un quartiere di Milano semi centrale. La maggioranza degli abitanti sono benestanti, forti lettori e spesso lavoratori del mondo editoriale. Ho clienti esigenti molto preparati consapevoli delle proposte editoriali. Noi riusciamo a fargli trovare quello che cercano.

Qual è la soddisfazione maggiore che ti da il tuo lavoro?
Mi riallaccio alla risposta precedente. Avendo clienti molto esigenti la maggior soddisfazione è riuscire a vendergli libri che loro non sapevano di voler leggere e che sono quelli giusti per loro.

Cos’è che ti fa davvero cascare le braccia?
Ci sono tante cose, una su tutto la continua richiesta dello sconto. Per colpa di politiche commerciali a mio avviso miopi, è ormai dato per normale che il libro si debba comprare scontato. Ma a noi piccoli librai lo sconto di cessione viene comunque calcolato sul prezzo imposto, e lo sconto di cessione è spesso molto inferiore a quello della GDO e delle librerie di catena.

La cosa più assurda che ti ha chiesto un cliente?
Sono veramente tante. Si va dalla fotocopia a il cercavo un libro con la copertina azzurra.

Il ricordo più bello della tua esperienza da libraio?
Quelli più belli sono quando ricevi complimenti per la tua libreria.

Pensi che la presenza della tua libreria apporti un miglioramento al tuo quartiere/ alla tua città? Perché?
Ne sono convinto. Ogni libreria non può che migliorare il quartiere in cui sta.

Cosa può dare in più una libreria indipendente che i negozi delle grandi catene non possono dare?
La risposta è molto lunga e complessa. Ma in sintesi quello che può fare è dare una proposta non omologata, fatta di scelte oculate e ponderate. Dettate dall’esperienza e dalla passione. Ogni libreria indipendente è diversa dalle altre. Mentre le librerie di catena sono uguali le une alle altre.

Ti capita di contribuire, nel tuo piccolo, al successo di qualche libro?
Certo, noi siamo una libreria di proposta e quando ci è piaciuto un libro lo diamo in mano a tutti quelli che entrano.

Cosa ti spinge ad andare avanti in questa attività?
È un bel lavoro mi piace il contatto con i lettori la possibilità di condividere le tue letture il fatto che ogni giorno è diverso non è un lavoro di routine si impara e si conoscono sempre cose nuove.


Libreria Centofiori
Piazzale Dateo, 5 
Milano


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