L'ultimo romanzo di Antonella Lattanzi è "Prima che tu mi tradisca" (Einaudi).
1 - Tutti soffrono del “blocco dello scrittore” prima o poi, ma ti è mai capitato il “blocco del lettore”? Se accade come ti comporti? Ti “abbassi” leggere qualcosa di più “leggero” o non leggi affatto?
Certo che mi è capitato, e non so dire cos’è peggio – se quello dello scrittore, o quello del lettore. Quando mi capita, non c’entra tanto l’“altezza” del libro, l’impegno che mi richiede la lettura, quanto la mia incapacità di entrare dentro un qualsiasi libro, forse un qualsiasi testo. Io poi non sento tanto la distinzione tra libri leggeri e pesanti, quanto più tra quelli che mi piacciono, e da cui sento di imparare, e quelli che non mi piacciono, perché secondo me non sono ben scritti, e dai quali non sento di imparare nulla. Le cose coincidono: se il libro non è – a mio parere – ben scritto, ben costruito, ben strutturato, ben amalgamato, non è bello, e se non è bello non ho voglia di leggerlo mai, nemmeno quando non ho il blocco. Quando ho il blocco, invece, è uno dei primi sintomi del fatto che in quel periodo sono triste, latentemente depressa. Come non hai voglia di uscire, di impegnarti, così non hai voglia di leggere. In qualche modo, in quei periodi, è come se avessi voglia solo di toglierti tutte le cose che ti piacciono, di farti, dunque, del male. Per cui: quando ho il blocco del lettore, vuol dire che sono in un periodo in cui voglio solo punirmi, togliermi le cose che mi piacciono. E allora, purtroppo, io ancora un rimedio non ce l’ho.
2 - Che genere leggi di più (narrativa, saggistica, poesia)? Di solito leggi libri del genere che tu stesso scrivi? In cosa è differente la tua esperienza di lettura quando leggi qualcosa al di fuori del genere che scrivi?
Leggo molto di più narrativa, da sempre, ma piacerebbe moltissimo leggere anche saggistica. Mi piace molto imparare cose nuove, soprattutto i saggi di Storia mi interessano, la Storia la vedo come un grande romanzo scritto benissimo che mi può rivelare tanto di me. Però, appunto non frequentando tanto il genere saggio, ho bisogno di consigli in merito per non andare allo sbaraglio in libreria. Poi leggo anche molti fumetti, molte graphic novel. Ancora in Italia secondo me il “fumetto”, la narrativa disegnata, non ha la stessa dignità di altri libri. Se ne sapessimo di più, rimarremmo a bocca aperta.
Leggo libri e fumetti senza badare al genere. Come sopra, leggo quello che mi piace, che ritengo bello, da cui posso imparare, e dunque non mi fa alcun effetto particolare leggere cose diverse da quelle che scrivo. Anzi, di solito leggo sempre cose diverse da quelle che scrivo, perché se la differenza per me non sta nel genere ma nella qualità, e se cerco sempre di leggere libri belli, da cui posso imparare, allora – mio malgrado gioco forza – i libri che leggerò saranno sempre molto più belli di quelli che scrivo io, e dunque diversi. Per questo quando li leggo sto attenta, succhio, studio, rubo, come scrive Coetzee: “E ci si sente grati anche alla Russia, alla Madre Russia, per averci offerto con tale indiscutibile certezza lo standard al quale ogni serio romanziere deve tendere, anche senza la minima possibilità di raggiungerlo: lo standard del maestro Tolstoj da una parte e quello del maestro Dostoevskij dall’altro. Il loro esempio ci fa artisti migliori; e per migliori non intendo più bravi ma eticamente migliori. Annichiliscono la nostra più insana vanità; ci schiariscono gli occhi; ci rafforzano il braccio”.
3 - Dove leggi di solito? A letto? In treno?
Mi piace tantissimo leggere la mattina appena sveglia, mentre faccio colazione. Mi sveglio il prima possibile proprio per avere più tempo possibile per leggere, è uno dei momenti più belli e smemorati della mia giornata. Non penso più a niente.
4 - Leggi mai per “piacere proibito”?
E’ proibito, per me, quando avrei tantissime incombenze da sbrigare, e invece rimango a leggere, e a leggere. C’è un senso di colpa latente per quello che sto rimandando, ma poi, che me ne importa, sto leggendo.
5 - Leggi narrativa per ragazzi (Young Adult)? Leggi narrativa di genere?
Narrativa per ragazzi no, di solito. Però ho letto Twilight, me lo sono proprio andato a cercare se non sbaglio, e devo dire che mi è piaciuto. Sembrerà assurdo, però quello è un libro che funziona. Non per la scrittura, perché non è negli intenti della scrittrice scrivere in modo letterario, ma per la tensione. È un esercizio di tensione – sensuale, sessuale – e di suspense lungo un libro intero. Non disdegno mai un libro da cui posso imparare.
Per il genere vale il discorso di cui sopra, cos’è il genere quando un romanzo è letteratura? Simeon è genere? Sciascia è genere? Stephen King è genere? Per me non c’è genere, se un libro è letterario e ben fatto leggo tutto.
6 - Tendi a leggere libri più brevi o lunghi?
Lunghi. Mi dispiace, se un libro mi piace, che finisca.
7 - Quando finisci un libro quanto aspetti prima di cominciarne un altro?
Potendo, inizio subito un altro.
8 - Leggi più libri contemporaneamente?
Potendo, mai.
9 - Leggi con una matita in mano (cioè, prendi appunti a margine delle pagine o da qualche parte)? È importante se lo stai leggendo per recensirlo?
Leggo sempre con la matita in mano. Prendo sempre appunti, sottolineo, faccio orecchie, scrivo sempre data e luogo di quando ho iniziato la lettura, e anche cosa sto facendo in quel periodo, e dove abito (cambio casa ogni tre per due…). Riprendere i libri che ho letto in mano è come avere un diario personale disseminato in tutta la casa…
Sì, poi se li sto recensendo, divento abbastanza maniacale negli appunti.
10 - Se scrivi recensioni/sei un critico leggi il volume più volte prima di sottoporre la recensione? Cominci a scriverla prima di aver finito il libro?
Sì cerco di leggerlo più volte, o almeno, di sicuro, rileggo più volte dei brani. No, prima finisco il libro, poi scrivo. Perché la recensione, dalla prima parola, deve avere un’idea totale del libro, secondo me.
11 - Come decidi cosa leggere dopo? Tieni conto del fattore diversità quando scegli che libro leggere? (es. cerchi di non leggere solo libri scritti da maschi bianchi?)
Non tengo conto di niente, se non di ciò che mi piace leggere.
12 - Quanto è importante per te leggere i libri che sembra che tutti stiano leggendo (il primo in classifica, il vincitore dell’ultimo premio, ecc.)? Leggi libri recenti o più spesso libri vecchi?
Pensandoci, forse più spesso vecchi, anche se mi rendo conto che, per il mio lavoro, è invece importante leggere anche quelli più recenti. Alla fine è sempre tutta questione di quali sono libri che mi piacciono, da cui sento di imparare. Vedo che mi ripeto di continuo, ma è così…
13 - Cosa stai leggendo in questo momento? Qual è il tuo libro preferito fra quelli che hai letto ultimamente?
Sto leggendo Musica per camaleonti di Capote. E forse, il libro più bello che ho letto ultimamente è proprio questo. Anche se subito prima avevo letto La morte di Belle di Simenon, e anche quello è un libro bellissimo.
Le interviste precedenti:
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Le interviste precedenti:
2 - Giorgio Fontana
3 - Marcello Fois
4 - Grazia Verasani
5 - Giulio Mozzi
6 - Melissa P
9 - Fabio Viola
11 - Paola Soriga
12 - Gianni Farinetti
13 - Vanni Santoni
14 - Veronica Raimo
15 - Antonio Manzini
16 - Marco Lazzarotto
17 - Rosella Postorino
18 - Fabio Stassi
19 - Marco Drago
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